Con l’avvicinarsi della fine del PNRR, inizia ad emergere la necessità di assicurare il funzionamento di una serie di organismi creati grazie alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e che, allo stato attuale, non sono ancora del tutto in grado di autofinanziarsi. È il caso dei Centri nazionali, dei Partenariati estesi e delle Iniziative di ricerca per tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale, per i quali la Manovra 2025 stanzia 300 milioni di euro.
La Legge di bilancio 2025 (Legge n. 207-2024), in vigore dal 1° gennaio 2025, istituisce infatti un Fondo ad hoc per finanziare il funzionamento di Centri nazionali, Partenariati estesi e Iniziative di ricerca in ambito sanitario per altri due anni.
Una boccata d'ossigeno per queste strutture, create per rendere più competitivo il nostro sistema di ricerca e sviluppo, ma che hanno bisogno di più tempo, oltre l'orizzonte del PNRR, per camminare con le proprie gambe.
Il Fondo per centri nazionali, partenariati estesi e iniziative di ricerca in ambito sanitario
Come già anticipato, la manovra 2025 prevede la creazione di un Fondo da 300 milioni di euro per le annualità 2027 e 2028, istituito presso il Ministero dell'università e della ricerca (MUR), con cui assicurare la sostenibilità delle attività di una serie di organismi istituiti grazie ai fondi PNRR.