Si apre oggi, 26 marzo, il bando MIMIT a valere sulla legge 181-1989 per le aree di crisi industriale che finanzia investimenti produttivi, di tutela ambientale e per l'occupazione da realizzare nei Comuni di Emilia-Romagna, Marche e Toscana colpiti dalle alluvioni di maggio.
Alluvione Emilia-Romagna: in arrivo nuove risorse europee e nazionali
L'avviso attua quanto previsto dall'Accordo di programma siglato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e da Invitalia con le Regioni Emilia-Romagna, Marche e Toscana per favorire la realizzazione di interventi di riconversione e riqualificazione produttiva nei territori colpiti dalle alluvioni del maggio 2023.
L'intervento è finanziato con 50 milioni di euro, attraverso il regime di aiuto per le aree di crisi industriale di cui alla legge 181/1989.
Il bando della legge 181 per investimenti nei territori alluvionati
Le agevolazioni della legge 181/89 per i territori colpiti dagli eventi alluvionali sono destinate a finanziare iniziative imprenditoriali nei Comuni delle Province di Ferrara, Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, in Emilia-Romagna, di Pesaro e Urbino, nelle Marche, e di Firenze, in Toscana.
Sono ammissibili in particolare:
-
programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e/o innovazione di processo, progetti di ricerca e/o di sviluppo sperimentale e da progetti per la formazione del personale, in grado di sostenere l’economia locale e tracciare traiettorie di sviluppo sostenibile;
-
programmi occupazionali volti al mantenimento o all’incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.
I proponenti devono essere imprese già costituite in forma di società di capitali, di società cooperative o di società consortili. Ammissibili anche le aggregazioni di minimo tre e massimo sei aziende in reti di imprese. La soglia minima di accesso alle agevolazioni è una spesa non inferiore e ad un milione di euro; in caso di reti di imprese, i programmi d’investimento delle imprese partecipanti non devono prevedere spese inferiori a 400mila euro.
Il sostegno può essere concesso in forma di contributo in conto impianti, eventuale contributo diretto alla spesa e finanziamento agevolato, alle condizioni ed entro i limiti previsti dal Regolamento GBER.