Complice la sovrapposizione con il PNRR, l'avanzamento dei fondi strutturali europei 2021-27 è in drammatico ritardo. La revisione di metà periodo e la modifica dei Programmi in relazione agli obiettivi della Piattaforma per le tecnologie strategiche per l'Europa rappresentano però un'occasione per allocare le risorse sugli interventi che possono contribuire maggiormente ai nuovi obiettivi di policy dell'UE, in particolare la doppia transizione verde e digitale, e allo sviluppo del Mezzogiorno. Con vantaggi anche finanziari, a cominciare dal cofinanziamento UE al 100% per gli obiettivi STEP.
I dati divulgati dal Governo nell'allegato al Def 2024 sull'avanzamento della Politica di Coesione, e riproposti in questi giorni dal rapporto IFEL “La dimensione territoriale nelle politiche di coesione”, dicono che al 31 dicembre 2023 gli impegni a valere sui programmi FESR e FSE+ 2021-2027 ammontano a 4,3 miliardi di euro (il 5,8% del programmato), mentre i pagamenti sono fermi a 544 milioni di euro (0,73% della dotazione finanziaria totale).
Allo stesso tempo, come sottolineato da Antonio Bonetti, esperto di Sviluppo locale e Politiche di Coesione, in occasione del recente webinar organizzato dalla Fondazione IFEL per discutere della revisione di metà periodo della Politica di Coesione 2021-2027 e dei nuo