Gli investimenti pubblici previsti dalla Manovra 2024 sono sbilanciati verso la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Un dato che frena l’effetto di volano per la crescita svolto solitamente dagli investimenti pubblici e che, paradossalmente rispetto alla localizzazione del Ponte al Sud, rischia di acuire il divario di competitività proprio delle regioni meridionali che continuano a restare indietro sul piano dei trasporti e delle infrastrutture.
E’ questa la fotografia che emerge sostanzialmente dalla lettura congiunta dei dossier di analisi e valutazioni sulla Manovra 2024, redatti da organismi molto diversi tra loro come l’ANCE e la Corte dei Conti.
Nel corso delle audizioni sul Ddl di bilancio 2024, infatti, sia l’Associazione nazionale dei costruttori edili che i magistrati contabili hanno espresso sostanziali perplessità sull’impianto complessivo delle misure relative agli investimenti pubblici, acuite anche dall'ulteriore interrogativo sulle fonti di finanziamento alternative al PNRR che dovessero essere necessarie, qualora Bruxelles approvasse la proposta italiana di modifica al Piano.