Le novità sul bando SIMEST per le imprese esportatrici con approvvigionamenti in Russia e Ucraina

|Approfondimenti|05 luglio 2022

Foto di Joachim Schnürle da PixabayAl via da oggi il secondo bando di SIMEST finanziato dal Fondo 394, che mira a sostenere l’export italiano colpito dalle conseguenze della guerra in Ucraina.

Il supporto di SIMEST alle imprese colpite dalla crisi in Ucraina

Prevista dal DL 50-2022, la misura rappresenta in realtà una delle due linee di intervento attivate sul Fondo SIMEST, chiamato a sostenere le imprese esportatrici colpite dalle conseguenze della guerra in Ucraina.

Per quanto simili, le due nuove misure del Fondo 394 intervengono su due aspetti distinti delle conseguenze derivanti dalla sostanziale chiusura dei mercati russo, ucraino e biolorusso a causa della guerra.

La prima, istituita dal dl 14-2022, mira a sostenere le imprese che maturavano significative quote di export in quei mercati e che adesso, invece, hanno subito una brusca frenata nelle vendite.

La seconda, introdotta dal dl Aiuti 50-2022, interviene invece sul fronte degli approvvigionamenti, in una visione più ampia dell’internazionalizzazione che va ben al di là delle sole vendite di prodotti all'estero.

L’intervento infatti sostiene le imprese esportatrici nel fare fronte ai comprovati impatti negativi sulle esportazioni derivanti dalle difficoltà o dai rincari degli approvvigionamenti a seguito della crisi in atto in Ucraina, per mantenere e salvaguardare la competitività delle stesse sui mercati internazionali.

Fondo SIMEST Ucraina: come funziona il bando per le imprese esportatrici con approvvigionamenti in Russia e Ucraina?

Il bando, che è stato pubblicato sulla GURI del 4 luglio, attua quanto previsto dall’articolo 29 del DL 50-2022.

Al pari del primo bando, anche questo secondo intervento finanziato attraverso il Fondo 394-81 concede un'agevolazione che è in parte a fondo perduto (cioè non va restituita) e in parte a finanziamento agevolato.

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