Il programma europeo Urbact IV ha lanciato una nuova call per selezionare e valorizzare le buone pratiche locali di sviluppo urbano sostenibile, nonché la consultazione Interreg 2024 (di cui fa parte anche Urbact) sulla futura politica di coesione (post-2027).
Prosegue in questo modo l’attività del programma di cooperazione territoriale europea che sostiene l'adozione, da parte delle città, di politiche urbane di sviluppo sostenibile.
Ecco come funziona Urbact IV e quali attività e call promuove.
Che cos’è il Programma Urbact IV
Nato sulla scia delle tre precedenti edizioni (Urbact I, Urbact II e Urbact III), anche Urbact IV è un programma della Cooperazione territoriale europea (Interreg) che mira a supportare le politiche di sviluppo urbano sostenibile nelle città e che è cofinanziato soprattutto dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).
Nello specifico, Urbact IV fa capo alla Cooperazione interregionale per rafforzare l'efficacia della Politica di Coesione (Interreg C), promuovendo lo scambio di esperienze, gli approcci innovativi e lo sviluppo di capacità in relazione all'individuazione, al trasferimento e alla messa a frutto delle buone prassi urbane in materia di sviluppo integrato e sostenibile.
Come i suoi antenati, Urbact IV non include solo i 27 paesi UE. Anche in questo caso, infatti, al programma partecipano Norvegia, Svizzera e i paesi IPA (Albania, Montenegro, Serbia, Macedonia del Nord e Bosnia Erzegovina). A questi si aggiungono potenzialmente anche le città di altri Paesi, che possono partecipare alle attività del programma a proprie spese.
Visto che anche nel 2021-2027 Urbact continua ad essere fondamentalmente un programma che sostiene lo scambio di buone pratiche e diffonde l’adozione di soluzioni vincenti ed efficaci alle diverse problematiche di sviluppo urbano, anche per questo settennato il budget non è altissimo.
Complessivamente, infatti, Urbact IV può contare su una dotazione di 84 milioni e 769mila euro, di cui 5 milioni provenienti dai fondi IPA (Instrument for Pre-Accession Assistance) e i restanti 79,769 milioni dal FESR.