Le agevolazioni relative al sismabonus non sono compatibili con altri sconti fiscali.
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E’ solo uno dei chiarimenti contenuti nella nuova serie di risposte a domande frequenti che il Ministero delle Infrastrutture ha appena pubblicato sul suo portale. La detrazione dedicata alla messa in sicurezza antisismica non potrà, di norma, essere combinata con altre agevolazioni, a partire dall’ecobonus. Non solo: la cumulabilità non vale neppure per altre agevolazioni che spettano sulla base di norme speciali per le aree sismiche.
A che punto è il sismabonus
Le risposte dei tecnici del Ministero delle infrastrutture arrivano quando il sismabonus si accinge a compiere sei mesi di vita. Lo sconto fiscale è, infatti, attivo a partire da marzo del 2017, quando è stato delineato attraverso un decreto del MIT, che ha definito sia le regole per le diagnosi sismiche che quelle per la richiesta della detrazione, per i capannoni e gli edifici residenziali.
I dubbi degli operatori
Ci sono, però, alcune situazioni particolari che, a diversi mesi dall’entrata in vigore del bonus, lasciano ancora dubbi agli operatori. E’ per questo che il Governo ha deciso di intervenire con un ulteriore pacchetto di risposte a domande frequenti, dopo quello pubblicato nei mesi scorsi.
In quali casi si perde la detrazione
In primo luogo, i tecnici si chiedono quali sono i casi in cui c’è il rischio di perdere la detrazione, una volta ottenuta con tutta la procedura prescritta dalla legge. “La detrazione – spiegano dal Ministero - si perde, ad esempio, quando l’immobile è ceduto e nel contratto non è previsto espressamente che il venditore mantenga il diritto alla detrazione per le rate residue”. Quindi, in caso di contratto di vendita bisognerà specifica che chi cede l’immobile mantiene lo sconto.
L'estensione temporale del bonus
Un altro dubbio molto frequente riguarda l’estensione temporale del bonus.