Riforma appalti - Pmi, pagamenti, qualificazione: novita' per imprese

|Approfondimenti|20 gennaio 2016

Dalle tutele per le piccole e medie imprese alla maggiore tracciabilità dei pagamenti, tutte le novità inserite nella delega appalti 

Author: Skley / photo on flickr

Più tutele per le Pmi. Revisione della fase di qualificazione, con l’attivazione di un rating di legalità che guardi alla storia delle società. Ancora più tracciabilità in fase di pagamento. E garanzie rafforzate per i subappalti, a partire da una novità che potrebbe cambiare la vita di migliaia di fornitori: il pagamento diretto al subappaltatore, che potrà aggirare l’appaltatore principale e rivolgersi direttamente alla stazione appaltante. La delega appalti appena approvata dal Senato in via definitiva prevede un robusto pacchetto di cambiamenti per le imprese. Mettendoli in fila, si intravede già cosa ci sarà nel nuovo Codice a partire da aprile del 2016.

Novità per le Pmi

La riforma punta con decisione, soprattutto, a rendere più facile la vita alle piccole e medie imprese. Un capitolo che, tra l’altro, è tra gli obiettivi chiave delle direttive europee. Così, ci sarà una “progressiva digitalizzazione delle procedure in materia di affidamento degli appalti pubblici e dei contratti di concessione, attraverso la promozione di reti e sistemi informatici”. Il riferimento è alle gare telematiche, attualmente usate in pochi casi e solo da grandi stazioni appaltanti: dovranno diventare uno standard per tutti. Ci sarà anche una semplificazione delle procedure e una definizione dei criteri di qualificazione che guarda specificamente alle Pmi. A loro, poi, bisognerà fare attenzione anche in fase di sottoscrizione delle convenzioni quadro della Consip. E di definizione di PPP e concessioni.

Manodopera locale

Addirittura, le amministrazioni saranno incentivate a prevedere tutele per le piccole e medie imprese che utilizzino manodopera locale, in fase di definizione dei bandi.

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