Troppe norme, anni per i provvedimenti attuativi e tempi inaccettabili per realizzare le opere. E’ quanto emerge dall’analisi dell’ANCE sulla legislazione che regola gli appalti, presentata durante un webinar organizzato dall'Associazione. E sul dl Semplificazioni, i costruttori parlano di un accanimento sulle gare, quando invece i problemi sono a monte.
E’ una fotografia impietosa quella che emerge dall’analisi condotta dall'Associazione nazionale costruttori edili (ANCE) nella pubblicazione “Le mille e una norma - tutta la legislazione sui contratti pubblici dal 1994 ad oggi”, presentata durante una conferenza web.
Un’ipertrofia normativa
Negli ultimi 26 anni, infatti, si è assistito ad una “ipertrofia normativa” che ha prodotto un corpus di norme ingestibile. I numeri in effetti parlano da sé.
Dal 1994 a oggi sono stati prodotti 500 provvedimenti, con una crescita in costante aumento. Dalla media di circa 8 provvedimenti l’anno negli anni ’90, infatti, si è passati ai quasi 30 nell’ultimo decennio, con il record raggiunto l’anno scorso con 39 provvedimenti.
Ai numeri eccessivi, si sommano poi le tempistiche per la loro attuazione. In tutto, infatti, mancano all’appello 885 provvedimenti attuativi, che comportano di fatto una paralisi del settore.