
I dubbi su come garantire al Mezzogiorno la giusta quota di risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza hanno accompagnato fin dall'inizio l'annuncio del Governo di un target minimo di 82 miliardi. E da subito è stato evidente che il problema sarebbe esploso con riferimento ai bandi.
Nel famoso 40% di risorse territorializzabili riservate al Mezzogiorno, spiegava la ministra per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna durante un question time al Senato prima dell'approvazione del decreto Governance che ha formalizzato quell'impegno, sono infatti stati inclusi tanto interventi infrastrutturali definiti ed effettivamente collocati geograficamente al Sud, quanto "misure ad assorbimento, come il Superbonus, per i quali abbiamo usato criteri di riparto molto prudenziali, basati su dati storici" e "misure a bando, per le quali si sono usati calcoli di riparto basati sui fabbisogni, sui divari e sulla capacità progettuale".