Alla luce dei dubbi crescenti intorno al futuro del Recovery, il ministro responsabile del Piano Raffaele Fitto raccoglie l’invito a “riferire in Parlamento sullo stato di attuazione del PNRR”. I tempi stringono e il mese di aprile sarà decisivo. Al centro della strategia del Governo c’è la flessibilità sull’uso dei fondi europei, non solo del Recovery. Intanto Bruxelles - tramite i commissari all’Economia Paolo Gentiloni e al Bilancio Johannes Hahn, in visita ieri nella Capitale - continua a tendere la mano a Roma.
Chi ha seguito da vicino i lavori sul PNRR non si sarà stupito troppo leggendo le notizie che si rincorrono in questi giorni circa i ritardi sulla spesa dei fondi. Ritardi che hanno indotto il Governo ad ammettere apertamente per la prima volta che alcuni interventi non possono essere realizzati entro il 2026.
Ammissione che ha aperto un vaso di pandora in Italia: mentre le opposizioni chiedono chiarezza, i sindaci di diverse città hanno provato a tirare l’acqua al loro mulino per accaparrarsi i fondi europei.
Le polemiche sui fondi PNRR
Il primo ad intervenire sul tema è stato il sindaco di Milano G