Investire sul turismo della neve, sostenere la qualificazione dei lavoratori e la vocazione turistica dei piccoli Comuni, nonché supportare la svolta green del settore. Oltre ad una norma per il recupero degli aiuti di stato, sono questi i principali fronti su cui la legge di Bilancio 2023 stanzia risorse per lo sviluppo del settore turismo.
Come ogni anno, alcuni articoli della legge di Bilancio sono destinati a sostenere la crescita del settore turistico italiano che, indotto compreso, rappresenta all’incirca il 9% del Pil del nostro Paese.
Nel caso della Manovra 2023 il focus va sulla destagionalizzazione dei flussi turistici, nonché sulla formazione degli operatori del settore e sugli interventi di promozione turistica promossi dai piccoli Comuni.
Ecco dunque quali sono i finanziamenti turismo previsti dalla legge di Bilancio 2023 e come funzionano.
Il Fondo per gli impianti di risalita e l’innevamento
Con l’obiettivo di sostenere l'offerta turistica delle località montane, anche alla luce dei cambiamenti climatici che stanno portando allo scioglimento dei ghiacciai con la conseguente necessità di mettere in sicurezza gli impianti scii, la legge di Bilancio 2023 istituisce il “Fondo ammodernamento, sicurezza e dismissione impianti di risalita e di innevamento”.
Grazie ad una dotazione di 200 milioni di euro dal 2023 al 2026, infatti, il Fondo è destinato alle imprese esercenti attività di risalita a fune e innevamento, con l'obiettivo di realizzare interventi di ammodernamento e manutenzione.
Previsto inoltre un tesoretto di 4 milioni di euro (1 milione per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026) per finanziate sette progetti pilota di snow-farming, la pratica che prevede la realizzazione di siti di stoccaggio di neve artificiale, al fine di supportare nelle stagioni più calde lo svolgimento tanto delle attività sportive, quanto di quelle legate allo svago.
Queste per ora le informazioni disponibili sul Fondo. Per avere ulteriori dettagli in merito alle modalità di attuazione della disposizione, bisogna attendere un decreto del ministero del turismo (di concerto con il MEF, il MIT e il MASE).