Le opportunità di sviluppo offerte dalla Banca Mondiale per le imprese della filiera tecnologica di processo alimentare. E' il tema centrale del seminario organizzato da Assofoodtec, Associazione italiana costruttori macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare, presso Confindustria Padova.
'Agricoltura, sostenibilità alimentare e tecnologie per la lavorazione e conservazione alimentare': questo il titolo dell'incontro organizzato da Assofoodtec - Associazione italiana costruttori macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare, federata Anima - per fare il punto sulle opportunità di sviluppo offerte ai rappresentanti del comparto.
I lavori si sono concentrati in particolare sulle occasioni provenienti dalla Banca Mondiale e dalla sua Società Finanziaria Internazionale (IFC). Oggi solo l’1% dei progetti realizzati nei paesi di interesse della Banca Mondiale vede la presenza di imprese italiane, a fronte di investimenti complessivi dell'istituto per 65 miliardi e mezzo di dollari nel 2014, nota Stephen P. D’Alessandro, Agricultural Specialist presso la Banca Mondiale.
Affinchè la percentuale di progetti realizzati da imprese italiane aumenti, per D'Alessandro, è necessario