Il Governo studia un ampliamento delle detrazioni per interventi di riqualificazione energetica, che potrebbero essere abbinate agli incentivi per quelli antisismici.
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Da più di un anno il Governo ha annunciato una possibile proroga dell'ecobonus, la detrazione del 65% per le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica, confermata per l'anno in corso dalla Legge di Stabilità 2016.
Ecobonus: proroga dietro l'angolo
Nell'aprile 2015, nel corso di un'audizione alla Camera dei Deputati, il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio aveva dichiarato di volersi impegnare “nella prossima legge di Stabilità, a confermare le detrazioni fiscali e anche il più possibile ad allargare la platea dei beneficiari” dell'ecobonus. Intenzione ribadita dal ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti a settembre dello scorso anno: “Il Governo sta improntando un piano industriale per contrastare i cambiamenti climatici, all'interno del quale ci sono provvedimenti che verranno reiterati, come ad esempio l'ecobonus, per fare in modo che l'efficientamento energetico possa sempre aumentare nelle nostre città”, affermava nel corso del convegno 'L'ingegneria per l'Ambiente e il territorio e le nuove sfide della sostenibilità'.
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Un'ulteriore conferma è giunta ieri dal viceministro dell’Economia Enrico Morando, che nel corso di un convegno organizzato a Piacenza da Confedilizia ha parlato di una proroga per 2 o 3 anni: la misura non diventerà strutturale “per evitare che perda efficacia”, ma il rinnovo di anno in anno della detrazione è troppo limitato, e si pensa dunque a una stabilizzare degli incentivi con un “allungamento dei tempi”.
Inoltre, il Governo starebbe studiando l'inserimento nella prossima Legge di Stabilità di una soluzione che permetta di ricorrere all’ecobonus anche agli incapienti, che potrebbero partecipare alla ristrutturazione dei condomini “recuperando il vantaggio sul versante degli oneri da riscaldamento”.
Ecobonus e interventi antisismici nella prossima Legge di Stabilità
Allo stesso tempo, Palazzo Chigi intende combinare la detrazione fiscale del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica con le misure antisismiche. Ad illustrare l'ipotesi sul tavolo è stato il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio nel corso di un'audizione in commissione Ambiente alla Camera. Nella prossima Legge di Stabilità il bonus per gli interventi di adeguamento antisismico “potrebbe anche superare il 65%” se i lavori saranno abbinati a riqualificazioni energetiche", ha anticipato.
Ad oggi, gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche e all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica rientrano fra i lavori che fruiscono della detrazione per lavori di ristrutturazione, a condizione che siano realizzati sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente e comprendano interi edifici (se riguardano i centri storici, devono essere eseguiti sulla base di progetti unitari e non su singole unità immobiliari).
Tale sistema di incentivazione, però, non ha prodotto i risultati sperati: fra le ragioni, il costo degli interventi e l'assenza di un sistema di regole capace di certificare quali siano le ristrutturazioni realmente efficaci dal punto di vista sismico.
Se “è chiaro il meccanismo del ritorno economico per l'efficientamento energetico”, in base ai calcoli dell'Enea pari ad un risparmio del 40-50% sulla bolletta energetica, ha osservato Delrio in audizione, “sulla riqualificazione e la ristrutturazione sismica ci dev'essere anche una parte importante di leva pubblica, su questo non c'è dubbio: se vogliamo fare un vero piano abbiamo bisogno di mettere risorse”.
Fra le ipotesi al vaglio del Ministero, anche quella di una certificazione antisismica simile a quella energetica: “Sappiamo che la certificazione energetica di un edificio sta diventando sempre più parte della cultura e anche ormai la gente acquista case, case nuove per esempio, se ha un certificato energetico di un certo tipo a dimostrazione che si può introdurre cultura e movimenti positivi”. Si può dunque “pensare a introduzioni graduali della certificazione sismica, è chiaro che prima dobbiamo completare lo strumento delle linee guida redatto dai maggiori esperti italiani. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici lo licenzierà penso tra poco. Però su certificazione energetica e sismica insieme, per esempio nelle compravendite nuove, nelle ristrutturazioni, si può pensare di mettere gradatamente un incentivo, senza per questo caricare di altri oneri burocratici, nella Legge di Stabilità”, ha detto Delrio.
E ha concluso: “Certamente la cosa da fare con molta attenzione e con molta sapienza è che l'incentivo sismico diventi facilmente utilizzabile, questa è la cosa che mi preoccupa di più, francamente, perché il fatto che negli anni scorsi non sia decollato come speravamo ci deve far riflettere e quindi dobbiamo trovare un modo”.
Photo credit: Peter Ras via URL non più disponibile / CC BY-NC-SA