Investimenti pubblici: o si migliora la PA o i fondi UE non verranno spesi

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Studi e Opinioni
|29 ottobre 2020Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
Prima della crisi del 2008 gli investimenti pubblici si aggiravano sui 60 miliardi di euro l’anno. Dopo la crisi sono crollati a 34,6 miliardi, tornando a crescere solo nel 2018. I dati emergono dalla Conferenza IFEL, dove il tema di aumentare la capacità di spesa della PA è emerso con forza, soprattutto in vista delle risorse europee che arriveranno tra poco. > Nel Piano Sud 2030 i meccanismi per investimenti veloci e PA efficienti

La crisi del 2008 ha rappresentato una spartiacque per gli investimenti pubblici in Italia. Da quel momento, infatti, si è assistito ad una grande divaricazione nella dinamica degli investimenti privati e pubblici. A fronte, infatti, di una ripresa sostenuta dei primi (soprattutto quelli industriali), si è assistito invece ad un continuo calo degli investimenti pubblici, con una leggera inversione di tendenza registrata solo di recente (biennio 2018-2019).

I dati sono quelli di SVIMEZ, esposti durante la nona Conferenza IFEL sulla finanza e l'economia locale. A pesare è stata soprattutto la scarsa performance delle amministrazioni pubbliche a tutti i livelli, incluse quelli locali.

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