L'Italia resta ferma alla 25esima posizione in Europa per il livello di digitalizzazione del Paese
> Agenda digitale - le sfide dell'Italia
> ICT - Innovation voucher per micro imprese e PMI Ue
DESI 2016, digitalizzazione in Ue
Lo rivelano i risultati dell'edizione 2016 dell'indice di digitalizzazione dell'economia e della società (DESI), pubblicato ogni anno dalla Commissione Ue. L'analisi viene realizzata combinando 30 indicatori e utilizzando un sistema di ponderazione per classificare ciascun Paese in base alla sua prestazione digitale. Gli indicatori utilizzati sono raggruppati in 5 dimensioni: connettività (banda larga, velocità della rete, costi), competenze digitali, attività online, integrazione delle tecnologie digitali e servizi pubblici digitali.
Rispetto al DESI 2015 il livello di digitalizzazione complessivo dell'Unione è migliorato, ma continuano a persistere profonde differenze tra gli Stati membri, con Danimarca, Paesi Bassi, Svezia e Finlandia in testa, mentre restano agli ultimi posti Italia, Grecia, Bulgaria e Romania.
Connettività
Sul fronte della connettività sono stati registrati miglioramenti rispetto all'anno precedente, con il 9% in più (il 71% del totale) delle famiglie europee connesse alla banda larga ad alta velocità (almeno 30 Mbit/sec). In aumento anche il numero di abbonati alla banda larga mobile, con 75 abbonamenti per 100 abitanti (+9).
In Italia la copertura tramite banda larga ad alta velocità ha visto un lieve aumento (+8%), ma resta sotto la media Ue (44%), mentre il numero di abbonamenti alla banda larga mobile è il linea con i parametri europei (75 abbonamenti ogni 100 abitanti).
> Banda ultralarga - accordo Conferenza Stato-Regioni sblocca fondi FSC
Competenze digitali
Sebbene il numero di laureati in discipline scientifiche e tecnologiche e in matematica sia leggermente aumentato, quasi il 45% dei cittadini europei non possiede competenze digitali di base (uso della posta elettronica, strumenti di editing o installazione di nuovi dispositivi). Guardando all'Italia solo il 43% dei cittadini ha competenze digitali di base, fenomeno legato al basso livello di istruzione e all'invecchiamento della popolazione italiana.