Conclusi i negoziati post-Cotonou: UE e paesi ACP verso un nuovo partenariato

|Strategie|16 aprile 2021

UE ACPSi sono chiusi ieri i negoziati sul nuovo accordo di partenariato tra l’UE e 79 paesi di Africa, Caraibi e Pacifico e che, una volta operativo, riguarderà 1,5 miliardi di persone e oltre il 50% dei seggi ONU. Ecco perché vale la pena capire cos’è e cosa comporta.

UE-ACP: verso la definizione del partenariato post Cotonou

Il 15 aprile segna la conclusione formale dei negoziati dell'accordo post-Cotonou, iniziati a settembre 2018 e andati avanti in modo non sempre facile. 

Del resto, come ha sottolineato la Commissaria per i Partenariati internazionali, Jutta Urpilainen, “questo nuovo partenariato globale con il più grande gruppo di paesi partner rappresenta un importante risultato politico e segna una svolta significativa. In linea con le nuove realtà e sfide internazionali, l'accordo dovrebbe risultare determinante per rinsaldare le relazioni bilaterali che l'UE mantiene con ogni singolo Stato dell'OSACP e con le rispettive regioni, conferendo al partenariato OSACP-UE il ruolo di forza internazionale per far avanzare le ambizioni comuni sulla scena mondiale."

Cosa prevede il nuovo accordo post-Cotonou?

L'accordo - che succederà a quello di Cotonou non appena le parti avranno completato le procedure interne di adesione e ratifica - modernizza sostanzialmente la cooperazione tra questi paesi ed estende l'ambito e la portata delle ambizioni dell'UE e dell'OSACP per affrontare meglio le sfide attuali e future. 

L'accordo prevede inoltre, per la prima volta in oltre 40 anni di collaborazione, una nuova dimensione regionale e una struttura di governance solide e adeguate alle esigenze di ciascuna regione. Concretamente, l'accordo comprende una "base comune", che sancisce i valori e i principi che accomunano i partner e che indica i settori strategici prioritari nei quali entrambe le parti intendono collaborare, ossia: 

  • diritti umani, democrazia e governance all'interno di società incentrate sulle persone e fondate sui diritti,
  • pace e sicurezza, 
  • sviluppo umano e sociale, 
  • sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici, 
  • crescita e sviluppo economici inclusivi e sostenibili,
  • migrazione e mobilità.
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