Fase 3: Piano Colao, 102 proposte per far ripartire l'economia

|Novità|09 giugno 2020

Piano ColaoImprese e lavoro, infrastrutture e ambiente, turismo arte e cultura, PA, istruzione ricerca e competenze, individui e famiglie. Sono i sei macro-settori al centro del documento “Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022” presentato dalla task force di Vittorio Colao alla presidenza del Consiglio.

Fase 3: Conte, Stati generali dell'economia e fondi UE per rilanciare l'Italia

Nel documento di 121 pagine Iniziative per il rilancio "Italia 2020-2022" viene specificato, per ogni proposta, il tipo di finanziamento previsto (principalmente pubblico, principalmente privato e no funding) insieme alle tempistiche per il lancio delle iniziative (da attuare subito, finalizzare e strutturare).

Piano Colao

Imprese e lavoro: smartworking, rinvio delle imposte e Industria 4.0

Sul fronte imprese e lavoro, tra le misure proposte dalla task force - oltre all'esclusione del contagio da Covid-19 dei lavoratori dalla responsabilità penale del datore di lavoro - figurano anche: il miglioramento del quadro normativo riferito allo smart working, il rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza insieme alla promozione di un codice di comportamento per il pagamento rapido dei fornitori al fine di riattivare la circolazione dei flussi di liquidità.

Con riferimento al decreto liquidità si propone da un lato di estendere la sua applicazione al factoring pro-soluto e al reverse factoring come garanzia della filiera, dall'altro di modificarlo per permettere il sostegno anche alle imprese con esposizioni UTP che presentano possibilità concrete di risanamento.

In ambito fiscale, Colao con la sua task force propongono di rendere più agevole la compensazione orizzontale dei debiti con i crediti fiscali, oltre a differire il saldo imposte 2019 e il primo acconto 2020.

Per incentivare l'innovazione tecnologica delle aziende occorre poi ripristinare e potenziare le misure previste dal piano nazionale Industria 4.0, ribattezzato Impresa 4.0.

Infrastrutture e ambiente: semplificare il codice appalti e sviluppare le reti 5G

Le infrastrutture, insieme all'ambiente, sono il "volano del rilancio" quindi è necessario regolare con un regime ad hoc l'implementazione delle infrastrutture di interesse strategico (come reti di telecomunicazioni, infrastrutture energetiche, ecc), semplificare l'applicazione del codice degli appalti e sburocratizzare i processi con la PA.

Per quanto riguarda le infrastrutture digitali, la task force suggerisce di sviluppare un piano per il completamento della copertura nazionale della rete in fibra, di adeguare i livelli di emissione elettromagnetica in Italia ai valori europei per accelerare lo sviluppo delle reti 5G e di compensare il digital divide concedendo alle fasce meno abbienti dei voucher per sostenere l'accesso alla banda larga.

Turismo, arte e cultura: brand del paese

Per rilanciare il turismo nel nostro paese, la task force propone diversi interventi, dalla creazione di un presidio governativo speciale focalizzato sul recupero e sul rilancio del settore all'incentivazione tramite finanziamenti a tasso ridotto e crediti fiscali per la riqualificazione delle strutture ricettive.

Non mancano interventi per favorire la commercializzazione dei prodotti turistici esitenti e per svilupparne di nuovi, oltre a misure per migliorare l'accessibilità del turismo italiano, investendo nei collegamenti infrastrutturali chiave.

In ambito culturale ed artistico, invece, occorre migliorare i modelli di gestione del patrimonio artistico e culturale, potenziando le competenze museali.

PA, alleata di cittadini e imprese

Gli interventi proposti per la PA si concentrano sulla semplificazione delle procedure burocratiche e sulla trasparenza. E' necessario quindi promuovere l'e-procurement a tutti i livelli, rimuovere gli ostacoli all'utilizzazione dei dati amministrativi e incentivare la trasformazione digitale di tutte le amministrazioni, anche locali. 

La task force propone poi di dotare l'Italia di un sistema di cyberdifesa di eccellenza e di formulare un nuovo piano di formazione per la PA, ridisegnando i processi di formazione dei dipendenti pubblici.

Ricerca e istruzione, come rafforzare le competenze degli italiani

Per la macro-area "istruzione, ricerca e competenze" tra le misure proposte spiccano: la creazione di poli di eccellenza scientifica internazionale, gli incentivi per la mobilità dei ricercatori e il lancio di un programma didattico sperimentale per colmare il gap di competenze e skill critiche (capacità digitali, STEM, problem solving e finanziarie di base).

Per i giovani si pensa poi all'introduzione di un programma nazionale di orientamento sostenibile che possa conciliare le loro aspettative sul futuro con le trasformazioni del sistema socio-economico.

Inoltre, per superare il disallineamento tra offerta e domanda di competenze nel mercato del lavoro, si suggerisce il lancio di una piattaforma di education-to-employment su scala nazionale, focalizzata in ambiti definiti in base all'offerta e sussidiata da accordi pubblico/privati.

Individui e famiglie, puntare sul welfare di prossimità

Per sostenere le famiglie italiane duramente colpite dalla pandemia, la task force propone di implementare il modello di welfare di prossimità nelle aree metropolitane e nelle città con più di 50mila abitanti o comuni consorziati, fornendo anche supporto psicologico.

Per quanto riguarda la conciliazione vita-lavoro, nel documento si suggerisce di lanciare un piano nazionale per lo sviluppo di nidi pubblici e privati, oltre ad interventi ad hoc per ampliare gli strumenti di welfare aziendale orientati a fornire supporto alla genitorialità.

> Consulta il documento documento “Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022”

Commenti al Piano Colao

Il fatto che aziende e lavoro siano al primo punto del Piano Colao è un fattore positivo, "perché per molto tempo abbiamo assistito ad atteggiamenti anti-impresa da parte del governo. Qualunque società complessa, che voglia guardare al futuro, parte dal lavoro e dalle imprese", ha dichiarato Luciano Vescovi, presidente di Confindustria Vicenza, in un'intervista a La Repubblica.

Il piano "deve essere immediatamente condiviso con i rappresentanti delle piccole e medie imprese italiane", ha commentato Giovanna Ferrara a capo di Unimpresa. "Come avevamo segnalato già in pieno lockdowm, l’emergenza sanitaria cagionata dal Covid-19 si sta trasformando in una drammatica recessione economica: per ripartire, per consentire all’Italia di uscire da un pericoloso pantano, per dare speranza alle famiglie e alle imprese, è necessario condividere un pacchetto di misure che abbiano come fondamento un taglio della pressione fiscale e una robusta deburocratizzazione della macchina amministrativa".

Verso gli Stati generali

Il Piano Colao sarà il punto di partenza degli Stati Generali per il rilancio economico sociale del Paese, in programma a Roma dal 12 al 15 giugno.

"Mi aspetto che il governo presenti un lungimirante piano strategico dove siano evidenti le priorità del Paese, in quanto tempo le realizziamo, con che risorse le realizziamo e cosa si aspetta il governo", ha dichiarato il presidente di Confindustria Carlo Bonomi.

"Mi auguro che gli Stati Generali siano l'avvio di un percorso di lavoro che consenta un confronto costante e strutturato sulle scelte, sulle regole, sulle politiche che occorrono per il futuro del nostro Paese", ha commentato Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, a margine dell'evento “Riparti Lombardia” ieri a Milano. "La ripartenza per le imprese è molto difficile e complessa" e "proprio per questo ci deve essere un'accelerazione e un potenziamento degli interventi previsti dal decreto Rilancio", ha aggiunto, i cui "provvedimenti sono ancora purtroppo più annunciati che realizzati".

> Tutte le misure del Decreto Rilancio e il testo ufficiale