Credito, fiere, market place e campagna di comunicazione globale sul Made in Italy. Sono questi alcuni dei cardini del nuovo Piano export 2020 da 716 milioni di euro e che mira, anzitutto, a difendere i prodotti italiani sotto attacco all'estero per l’emergenza Coronavirus.
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E’ stato presentato ieri alla Farnesina il nuovo Piano straordinario per la promozione del Made in Italy 2020 che potrà contare su una dotazione di 716 milioni di euro. Fondi, afferma il Ministero degli esteri Luigi di Maio, che il Governo intende spendere fino all'ultimo centesimo.
Le risorse provengono dai 316 milioni di Fondi ICE, a cui si vanno a sommare i 400 milioni euro in pancia a Sace-Simest per il rifinanziamento del Fondo rotativo 394 per l’internazionalizzazione delle PMI.
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Un Piano per difendere il Made in Italy dal Coronavirus
Sarà un Piano aperto che, accanto ad alcuni percorsi ben delineati, intende restare flessibile per affrontare di volta in volta le emergenze internazionali che dovessero colpire le nostre esportazioni, a cominciare dal Coronavirus.
E’ un Made in Italy sotto attacco, infatti, quello che il Piano straordinario per l’export 2020 mira a sostenere e a tutelare in giro per il mondo.
L’emergenza COVID-19, infatti, sta danneggiando fortemente alcuni dei principali comparti delle nostre esportazioni, anche a causa di fenomeni che Di Maio non esita a definire “concorrenza sleale”.
Negli ultimi giorni, infatti, con l’incremento dei contagi in Italia, stanno aumentando anche le richieste di importatori esteri (ma non di governi o agenzie delle dogane stranieri) di una sorta di bollino “virus free” per le nostre espressioni. Una richiesta inaccettabile, che non ha nessun fondamento scientifico e sulla quale l’Italia ha richiesto l’intervento dell’UE e dell’OMS affinché smentiscano in modo categorico che il COVID-19 possa essere trasmesso anche tramite gli alimenti.
Ma le difficoltà delle imprese italiane causate dal Coronavirus non finiscono qui. Di ora in ora aumentano, infatti, i casi di imprese a cui è negata la possibilità di recarsi all’estero per affari.
Davanti a queste situazioni, Di Maio annuncia un paio di misure che dovrebbero vedere la luce a stretto giro. Si tratta:
- Dell'adozione di Protocolli ad hoc per le aziende, che permettano al personale che è negativo al test di recarsi all’estero;
- La copertura al 100% delle spese sostenute dalle imprese che dovevano partecipare alle fiere e che, a causa del Coronavirus, non l’hanno più potuto fare. I fondi saranno erogati dall’ICE.
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Tutte le misure del Piano per la promozione del Made in Italy 2020
Alle misure per affrontare in modo immediato l'emergenza sanitaria, se ne affiancano altre più strutturali. I 716 milioni di euro saranno dunque impiegati nel modo seguente:
- Sostegno al credito per le imprese che operano sui mercati esteri;
- Campagna straordinaria di comunicazione in giro per il mondo a sostegno dei prodotti Made in Italy e del turismo italiano. Si tratterà di un piano customizzato paese per paese sui prodotti italiani di punta in quei mercati;
- Partecipazione gratuita per tutte le imprese, fino a marzo 2021, alle iniziative all’estero di ICE. Si tratta di oltre 200 eventi, in 50 mercati esteri, per un totale di 15 milioni di euro di spese che saranno quindi affrontate dall’ICE e non più dalle imprese;
- Dal 1 aprile 2020, inoltre, diventano gratuiti i servizi ICE in Italia e all’estero, per le aziende che hanno fino a 100 dipendenti;
- Rafforzamento della presenza dei prodotti italiani nella Grande distribuzione organizzata (GDO) dei c.d. mercati maturi, quelli più sicuri in questo momento per le nostre esportazioni. Nelle prossime settimane, quindi, l’ICE lavorerà per aumentare gli accordi con le GDO di paesi come gli Stati Uniti e la Germania, ma anche il Giappone o i paesi arabi;
- 20 milioni di euro per l'aumento della presenza delle imprese italiane sui market place. Un'iniziativa particolarmente utile soprattutto in questo momento in cui, a causa del Coronavirus, a molte imprese è di fatto vietato recarsi all’estero;
- Per lo stesso motivo, nelle prossime settimane, sarà aumentato anche il sostegno alla partecipazione alle fiere virtuali che si stanno realizzando dopo l’annullamento di quelle fisiche;
- Formazione degli influencer del mercato, soprattutto sull'agroalimentare. Su questo fronte, infatti, l’ICE realizzerà progetti di formazione destinati a: manager del settore alberghiero,, importatori, ma anche influencer in senso più ampio sulla qualità dei prodotti italiani. A tal proposito viene confermata anche il 2020 la realizzazione dalla “Settimana della cucina italiana nel mondo”;
- Riduzione della burocrazia per accedere agli incentivi per l'internazionalizzazione. I primi risultati in tal senso si dovrebbero vedere già nei prossimi decreti sul Coronavirus dove ci sarà un pacchetto del MAECI di semplificazione per l’accesso a finanziamenti;
- Ulteriori azioni di lotta alla contraffazione del Made in Italy nel mondo che causa 100 miliardi di danni. Per questo nel 2020 l’Italia mira a passare dalla fase sperimentale a quella attuativa e su ampia scala della tecnologia blockchain sui prodotti italiani, che consente ai consumatori di avere certezza sull’italianità della merce acquistata;
- Prosieguo dell’attività del Fondo di venture capital per le startup innovative che si sta rivelando uno strumento importante di diplomazia economica, dato il crescente numero di adesioni da parte di istituzioni estere;
- E infine il lancio di una campagna di comunicazione interna più incisiva verso le aziende italiane, per renderle maggiormente edotte sugli strumenti a disposizione per sostenere l'internazionalizzazione. Per questo sarà presto realizzato un e-book con tutte le misure esistenti.
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