Per rispondere all'emergenza coronavirus l'UE si attiva anche sul fronte della ricerca stanziando 10 milioni di euro con una specifica call, nell'ambito del programma Horizon 2020, che finanzierà lo sviluppo di nuove procedure terapeutiche e diagnostiche.
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L'obiettivo è rafforzare gli strumenti a disposizione dei sistemi sanitari in Europa, al fine di assistere al meglio i pazienti e contenere la diffusione del virus.
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Cosa finanzia la call H2020 sul coronavirus
Dal momento che si tratta di un nuovo virus le proposte progettuali possono riguardare diversi interventi, tuttavia la Commissione UE fornisce una serie di argomenti da tenere a mente, tra cui: lo sviluppo di terapie e diagnosi, la realizzazione di studi clinici ed epidemiologici, insieme a ricerche sulle dinamiche sociali.
Inoltre, per accelerare il processo di diagnosi e lo sviluppo dei vaccini, la Commissione suggerisce ai proponenti di collaborare con i centri europei di supercalcolo, come il Barcelona Supercomputing Centre (Spagna) e il Cineca (Italia).
La call finanzia Azioni di ricerca e innovazione (RIA), una delle tipologie di intervento del programma Horizon 2020 che prevede un consorzio di almeno tre soggetti - provenienti da diversi Stati membri dell'UE o paesi associati a Horizon 2020 - e un contributo UE pari al 100% delle spese ammissibili.
I progetti devono essere presentati entro le ore 17.00 (ora locale di Bruxelles) del 12 febbraio 2020.