
Insieme al presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Antonio Decaro, il ministro ha inviato una lettera ai sindaci dei Comuni capoluogo e delle Città metropolitane per invitarli a partecipare al bando per soddisfare bisogni emergenti sul territorio, con il coinvolgimento di attori e finanziamenti provenienti anche dal settore privato.
Il Fondo innovazione sociale
Obiettivo del Fondo, istituito dalla legge di Bilancio 2018 e disciplinato dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 2018, è favorire e potenziare l’innovazione sociale secondo gli standard europei attraverso la realizzazione di studi di fattibilità e lo sviluppo di capacità delle pubbliche amministrazioni sulla base dei risultati conseguibili.
Il Fondo finanzia un Programma triennale per l’innovazione sociale di carattere sperimentale per il periodo 2018-2020, con interventi ciascuno della durata massima di un anno volti a generare nuove soluzioni, modelli e approcci per la soddisfazione di bisogni sociali, con il coinvolgimento di soggetti del settore privato.
Tre le aree di intervento:
- a) inclusione sociale dei gruppi svantaggiati o vulnerabili quali, ad esempio, protezione e recupero di donne vittime di violenza, interventi a favore dei giovani, campi estivi per minori, integrazione delle persone con disabilità, rientro nel mondo del lavoro di soggetti svantaggiati;
- b) animazione culturale, attraverso iniziative in ambito culturale e/o formativo, che coinvolgano individui, piccoli gruppi e comunità, anche relativamente a vecchi e nuovi saperi, con particolare attenzione al recupero delle periferie urbane;
- c) lotta alla dispersione scolastica, agli abbandoni prima della conclusione del ciclo formativo, alle ripetenze, alle frequenze irregolari e ai ritardi rispetto all’età scolare.
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Il bando per gli enti locali
Per l'attuazione del Programma triennale il bando mette a disposizione 21 milioni e 250mila euro, destinati al finanziamento di tre tipologie di interventi:
- Intervento I - realizzazione di uno studio di fattibilità, comprensivo di un piano esecutivo, di un’idea progettuale di innovazione sociale,
- Intervento II - realizzazione della sperimentazione dell’idea progettuale di innovazione sociale, in linea con lo studio di fattibilità e con il piano esecutivo, finalizzata ad una verifica empirica dell’efficacia dell’idea, nonché della sostenibilità e replicabilità della soluzione di innovazione sociale individuata,
- Intervento III – sistematizzazione, cioè consolidamento della sperimentazione attraverso l’utilizzo di strumenti di finanza d’impatto sociale che consentano al soggetto proponente di replicare in contesti diversi gli interventi per i quali è stata condotta la sperimentazione per incorporarli nelle politiche pubbliche locali.
Nel caso dell'ambito di intervento I i progetti possono essere finanziati con un massimo di 150mila euro ciascuno, fino ad esaurimento delle risorse messe a disposizione, pari a 3.150.000 euro.
Per l'ambito dell’intervento II l'importo massimo del contributo è pari a 450mila euro per progetto, fino ad esaurimento del budget a disposizione di 8.100.000 euro.
I progetti sperimentali nell’ambito di intervento III, infine, possono ottenere fino a un milione di euro ciascuno, a valere su una dotazione totale di 10 milioni di euro.
I beneficiari del bando sono i Comuni capoluogo e le Città metropolitane, ma i progetti devono prevedere il coinvolgimento di un soggetto fornitore del servizio o attuatore dell’intervento, di un investitore o finanziatore privato e di un soggetto valutatore.
Le proposte progettuali possono essere presentate a partire dal 15 giugno 2019 e fino al termine massimo del 31 maggio 2020.
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