Bruxelles lavora al programma di lavoro 2019 dell'Azione preparatoria per la ricerca in materia di difesa e al primo work programme del Programma per lo sviluppo dell'industria della difesa.
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La Commissione europea ha avviato formalmente il lavoro con gli Stati membri per finanziare per la prima volta progetti industriali congiunti nel settore della difesa. Una volta adottato il work programme del Programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa (EDIDP), Bruxelles pubblicherà gli inviti a presentare proposte a titolo del bilancio dell'UE per il biennio 2019-2020.
“Impensabile fino a pochi anni fa, la cooperazione europea in materia di difesa sta oggi diventando una realtà”, ha commentato il vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l'occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, Jyrki Katainen. "La cooperazione in materia di difesa in Europa aiuta gli Stati membri a spendere i soldi dei contribuenti in modo più efficiente, a ridurre le duplicazioni delle spese e ad ottenere un miglior rapporto qualità-prezzo”, ha sottolineando, ricordando che in questo modo si promuove un'industria della difesa forte e innovativa e si favorisce l'autonomia e la leadership tecnologica dell'UE nel settore.
"Per proteggere i nostri cittadini, l'Europa ha bisogno di tecnologie e attrezzature di difesa interoperabili e all'avanguardia in nuove aree, come l'intelligenza artificiale, il software crittografato, la tecnologia dei droni o la comunicazione satellitare. Grazie al Fondo europeo per la difesa, stiamo facendo in modo che ciò accada”, ha aggiunto la commissaria responsabile per il mercato interno, l'industria, l'imprenditoria e le PMI, Elżbieta Bieńkowska.
Il Fondo europeo per la difesa
Proposto dalla Commissione europea nel giugno del 2017 il Fondo europeo per la difesa si articola in due sezioni, una per la concessione di sovvenzioni destinate alla ricerca collaborativa in tecnologie e prodotti per la difesa innovativi, l'altra per la concessione di incentivi affinché gli Stati membri cooperino nello sviluppo congiunto e nell'acquisizione di tecnologie e materiali di difesa.
Per la sezione ricerca sono previsti finanziamenti pari a 90 milioni di euro fino alla fine del 2019, interamente e direttamente a valere sul bilancio dell'Unione, nell'ambito dell'Azione preparatoria per la ricerca nella difesa. Lo scopo di questo primo step è dimostrare il valore aggiunto dei finanziamenti UE a sostegno della ricerca nel settore e preparare la strada a uno specifico programma di ricerca nel settore difesa nell'ambito del Quadro finanziario pluriennale post 2020.
La seconda sezione è invece denominata Programma di sviluppo del settore industriale della difesa (EDIDP) e può contare su un cofinanziamento, a titolo del bilancio dell'UE, di 500 milioni di euro per il 2019 e il 2020.
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I primi finanziamenti alla ricerca collaborativa
La cooperazione tra gli Stati membri in materia di ricerca ha già mosso i primi passi con i grant agreements approvati nell'ambito del budget 2017 dell'Azione preparatoria per la ricerca nella difesa, tra cui quello relativo al progetto Ocean2020, guidato da Leonardo SpA.
Nelle prossime settimane, inoltre, la Commissione europea annuncerà il finanziamento di ulteriori progetti nell'ambito delle call 2018, che si sono chiuse a giugno e che prevedono risorse per un totale di 19 milioni di euro. L'Esecutivo UE sta inoltre lavorando al nuovo programma di lavoro (work programme) dell'Azione preparatoria in vista del lancio dell'ultima call a valere sul budget 2019.
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Il Work programme del Programma di sviluppo industriale
Per quanto riguarda l'attuazione del Programma europeo del settore industriale della difesa (EDIDP), invece, la Commissione sta collaborando con gli Stati membri alla definizione del primo work programme che definirà le categorie di progetti congiunti che saranno finanziati, sempre attraverso inviti aperti a presentare proposte.
Una volta terminato il processo di consultazione con i Paesi UE, il programma di lavoro dovrebbe adottato nelle prossime settimane a maggioranza qualificata. Tra le priorità rientreranno sicuramente quelle individuate nel contesto della cooperazione strutturata permanente (PESCO), del piano di sviluppo delle capacità (CDP) e della NATO.
Il Fondo per la difesa nel bilancio UE post 2020
A questa fase di sperimentazione dovrebbe seguire, secondo la Commissione, un finanziamento più stabile nel Quadro finanziario pluriennale 2021-2027, con lo stanziamento 13 miliardi di euro per il Fondo europeo per la difesa, di cui 4,1 miliardi per il finanziamento diretto di progetti di ricerca competitivi e collaborativi e 8,9 miliardi per integrare gli investimenti degli Stati membri mediante il cofinanziamento dei costi connessi allo sviluppo di prototipi e alle conseguenti attività di certificazione e collaudo.
Il Fondo, inoltre, dovrebbe operare in sinergia con altri programmi di finanziamento UE, a cominciare dai 6,5 miliardi previsti nell'ambito del Connecting Europe Facility per rendere le infrastrutture di trasporto strategiche dell'Unione adeguate alla mobilità militare.
Il Parlamento europeo e il Consiglio si sono già espressi positivamente sulla proposta della Commissione, che è ora oggetto di negoziati nell'ambito del trilogo.
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