La Conferenza delle Regioni dà il via libera all’accordo per l’edilizia scolastica. Ma gli Enti locali avvertono: “le risorse previste per il triennio non sono sufficienti per il lavoro che c'è da fare”.
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Stato e Regioni trovano la quadra sull’accordo per l’edilizia scolastica, promosso dal ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti, in collaborazione con la responsabile per gli Affari regionali Erika Stefani.
Cosa prevede l’accordo per l’edilizia scolastica
Tempi più rapidi per l’assegnazione agli Enti locali delle risorse per la messa in sicurezza delle scuole, con meno decreti e atti ministeriali da produrre. Pagamenti diretti agli Enti beneficiari dei finanziamenti, senza passaggi intermedi.
Concentrazione degli stanziamenti destinati all'edilizia sul Fondo per la programmazione triennale degli interventi, con un conseguente ulteriore snellimento delle fasi di assegnazione delle risorse.
Aggiornamento in tempo reale e miglioramento dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica, con l’obiettivo a breve di pubblicazione in chiaro dei dati, per una maggiore trasparenza e velocità nell’individuazione degli interventi prioritari. Previsione di risorse per la progettazione a sostegno degli Enti locali.
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E’ quanto prevede l’accordo sottoscritto dalla Conferenza delle Regioni. “Avremo più trasparenza, efficienza e un miglioramento della governance delle risorse. Dopo anni di procedure lunghe e farraginose, abbiamo definito un sistema semplificato che consentirà di ridurre notevolmente i tempi per l’assegnazione delle risorse e, dunque, per rendere le nostre scuole più sicure”, dichiara Bussetti.
Che annuncia: “Sbloccheremo subito il primo miliardo per l’antisismica. Nelle prossime ore daremo il via libera alla programmazione triennale 2018/2020. Con l’accordo abbiamo definito anche, una volta per tutte, i criteri di riparto a livello regionale delle risorse, con un’attenzione particolare alle zone sismiche: saranno utilizzati ogni volta che ci sono fondi da assegnare, senza dover più predisporre decreti diversi per ciascun finanziamento”.
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L’Accordo prevede anche il rilancio dell’Osservatorio nazionale per l’edilizia scolastica del MIUR, prevedendo il monitoraggio e il coordinamento degli impegni previsti dall’accordo.
Regioni: risorse insufficienti
"Abbiamo espresso parere favorevole, positivo, e abbiamo chiesto e ottenuto che entro due settimane venga convocato l'osservatorio sull'edilizia scolastica per fare un ragionamento a tutto campo”, dichiara il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini.
Ma, nota, “abbiamo posto il tema delle risorse” perché quelle previste per il triennio “non sono sufficienti per il lavoro che c'è da fare”.
E Bonaccini ammette la disponibilità di Bussetti “a ragionare anche su una eventuale maggiore disponibilità di risorse”.
“Non abbiamo voluto indicare una quantità di risorse per non sembrare indisponibili al confronto e anzi dovremo insieme fare una valutazione. E’ chiaro che si possono fare le migliori norme e intese ma poi servono le risorse per gli investimenti strutturali e l'antisismica”.