Fino al 31 ottobre 2018 sono aperte le candidature per aderire al progetto “Welcome. Working for refugee integration 2018”, rivolto alle imprese che promuovono l’inserimento lavorativo dei rifugiati.
> Bilancio UE 2019 - si punta su crescita, solidarieta’ e sicurezza
E' aperta l'edizione 2018 del progetto “Welcome. Working for refugee integration”, promosso dall'Agenzia dell’ONU per i rifugiati (UNHCR), in collaborazione con il Ministero degli Interni, il Ministero del Lavoro, Confindustria, il Sole 24 Ore e il Global Compact Network Italia per favorire l’inserimento lavorativo dei beneficiari di protezione internazionale in Italia.
> Immigrazione - vademecum fondi UE per integrazione
Cosa prevede il progetto
Il progetto “Welcome. Working for refugee integration” intende riconoscere il ruolo svolo dalle aziende italiane che hanno realizzazono iniziative e attività volte a favorire i processi d’integrazione dei beneficiari di protezione internazionale. Tale riconoscimento avviene attraverso il conferimento di un logo che le aziende potranno utilizzare nella loro comunicazione.
Il logo viene assegnato sulla base dell’insindacabile valutazione di un comitato appositamente creato che include personalità provenienti da contesti diversi e che a vario titolo si occupano di responsabilità sociale nell’ambito del settore privato. Presupposto per l’assegnazione del logo è il rispetto da parte delle aziende delle due diligence previste dall’UNHCR.
Il logo viene conferito alle aziende che:
- a) si sono distinte, in base alle proprie possibilità, per aver effettuato nuove assunzioni di beneficiari di protezione internazionale o comunque per aver favorito il loro concreto inserimento lavorativo, attraverso efficaci programmi di formazione lavoro o programmi innovativi e qualificati di formazione linguistica;
- b) hanno favorito il processo d’inclusione sociale nei territori di riferimento dei propri dipendenti beneficiari di protezione internazionale, attraverso attività atte a favorire il dialogo interculturale o attraverso misure concrete di sostegno;
- c) hanno favorito la nascita di attività di autoimpiego dei beneficiari di protezione internazionale, attraverso attività, svolte non a titolo oneroso, di sostegno ad iniziative di start-up.
Ai fini dell’assegnazione del logo saranno considerate in via preferenziale quelle imprese che, oltre alle citate attività, si saranno contraddistinte per aver sostenuto i rifugiati anche al di fuori dei confini nazionali. Inoltre, particolare attenzione verrà posta su quelle aziende che, dimostrando maggiore sensibilità rispetto alla dimensione di genere e al tema delle pari opportunità, avranno favorito l’inserimento professionale di donne titolari o richiedenti di protezione internazionale.
Le cooperative sociali che si occupano di accoglienza o aziende impegnate nella formazione professionale possono candidarsi ai fini dell’assegnazione del logo. In questo caso saranno considerati solo quei percorsi di sostegno all’inserimento lavorativo ritenuti particolarmente efficaci ed innovativi. Il comitato terrà conto, inoltre, se le attività poste in essere si basino o meno sull’utilizzo di fondi pubblici.
Chi può partecipare
Le candidature potranno essere presentate dalle aziende stesse, dai loro dipendenti, dalle associazioni di categoria, dai sindacati, dalle Camere di Commercio, dagli Enti Locali e dalle associazioni o cooperative impegnate nell’assistenza e tutela dei richiedenti e beneficiari di protezione internazionale.
Le domande devono pervenire entro il 31 ottobre 2018.