Bilancio UE post 2020: piu' fondi per sociale, formazione e cultura

|Novità|30 maggio 2018

Cultura e formazione post 2020Presentate le proposte della Commissione UE per il pilastro europeo dei diritti sociali, la formazione, i settori culturali e creativi. L'obiettivo è rafforzare e dare continuità a diversi strumenti e programmi, tra cui il Fondo sociale europeo, Erasmus ed Europa creativa.

I Fondi UE post 2020

Raddoppiare i finanziamenti per il programma Erasmus, un nuovo Fondo Giustizia, diritti e valori e più risorse al programma Europa creativa. Sono alcune delle proposte presentate dalla Commissione UE per il Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027.

Vediamo più da vicino quante risorse sono sul piatto per il sociale, la formazione e la cultura.

Pilastro sociale europeo, novità in arrivo

Per dare seguito alle iniziative del pilastro europeo dei diritti sociali nel prossimo settennato, il Collegio dei commissari propone di stanziare 101,2 miliardi di euro per il Fondo sociale europeo Plus (FSE+), 1,6 miliardi di euro per il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione e 947 milioni di euro per un nuovo strumento, il Fondo Giustizia, diritti e valori.

> Pilastro sociale - iniziative UE per formazione, giovani e cultura

Fondo sociale europeo Plus

Il Fondo sociale europeo Plus concentrerà gli investimenti sulle persone, contribuendo a rispondere alle sfide globali, a mantenere l'equità sociale, ma anche a promuovere la competitività dell'Europa. Il FSE+, che riunirà in sé una serie di fondi e programmi esistenti, sarà una versione più flessibile e più semplice dell'attuale Fondo sociale europeo. Mettendo in comune le risorse, l'UE e gli Stati membri saranno in grado di offrire un sostegno più integrato e mirato in risposta alle sfide sociali e del mercato del lavoro.

Nello specifico, il Fondo sociale europeo Plus riunirà in sé:

  • il Fondo sociale europeo (FSE) e l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile (YEI);
  • il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD);
  • il programma dell'UE per l'occupazione e l'innovazione sociale;
  • il programma dell'UE per la salute.

Di seguito le principali caratteristiche del Fondo:

  • attenzione alle preoccupazioni dei cittadini e alle priorità chiave: in consultazione con gli Stati membri, le risorse saranno destinate alle misure che rispondono a priorità fondamentali e alle preoccupazioni degli europei. I programmi del FSE+ saranno incentrati sulle sfide individuate nel quadro del semestre europeo e del pilastro europeo dei diritti sociali;
  • disoccupazione giovanile e inclusione sociale: gli Stati membri che presentano un tasso elevato di giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione dovranno destinare almeno il 10% dei finanziamenti del FSE+ al sostegno dell'occupazione giovanile. Il Fondo continuerà a contribuire all'Agenda per le competenze per l'Europa e almeno il 25% dei finanziamenti del FSE+ dovrebbe essere assegnato alle misure che promuovono l'inclusione sociale e che vanno a beneficio delle persone più bisognose. FSE+ sosterrà anche l'impegno degli Stati membri ad integrare nei rispettivi mercati del lavoro e nella società i cittadini di Paesi terzi presenti legalmente sul loro territorio ponendo particolare attenzione alle misure che promuovono l'integrazione a lungo termine. In tal modo completa il Fondo Asilo e migrazione, che sostiene le misure di integrazione a breve termine;
  • semplificazione delle procedure amministrative: la Commissione propone di ridurre la complessità delle norme relative al prossimo bilancio a lungo termine dell'UE, semplificando le procedure amministrative ed agevolando l'accesso ai finanziamenti da varie fonti per le autorità, i cittadini o le organizzazioni che beneficiano del sostegno dell'UE;
  • sostegno mirato all'assistenza sanitaria: la componente salute sarà incentrata sulle aree prioritarie in cui la cooperazione dell'UE apporta un vantaggio comprovato, come il miglioramento della capacità di gestire le crisi transfrontaliere, l'assistenza alle autorità sanitarie degli Stati membri, la digitalizzazione della sanità e dell'assistenza, il sostegno alla normativa dell'UE in materia di salute e il rafforzamento della cooperazione transfrontaliere mediante le reti di riferimento europee.

Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione sarà sottoposto a revisione affinché possa intervenire in modo più efficace per sostenere i lavoratori che hanno perso il lavoro. Attualmente i lavoratori possono ottenere un sostegno a titolo del Fondo quando il licenziamento è dovuto a trasformazioni della struttura del commercio o alle conseguenze della crisi finanziaria ed economica. In base alle nuove norme, possono essere ammissibili al sostegno anche altri motivi di ristrutturazione, tra cui l'automazione e la digitalizzazione, tenendo conto delle nuove sfide sul mercato del lavoro.

Inoltre, per quanto riguarda l'ammissibilità dei casi, le nuove norme abbasseranno la soglia di lavoratori collocati in esubero da 500 a 250, consentendo a un numero maggiore di lavoratori di ottenere un sostegno. Altre modifiche proposte comprendono il miglioramento della procedura di mobilitazione al fine di semplificarla e accelerarla.

Infine, il tasso di cofinanziamento del Fondo, attualmente pari al 60%, sarà allineato ai tassi di finanziamento più elevati del FSE+ previsti per un determinato Stato membro. In molti casi ciò significa che l'UE cofinanzierà una percentuale più elevata dei costi totali.

Fondo Giustizia, diritti e valori

La Commissione propone un nuovo Fondo Giustizia, diritti e valori - che comprenderà il programma Diritti e valori e il programma Giustizia - con una dotazione finanziaria  di 947 milioni di euro.

Il Fondo sosterrà le attività di vari soggetti, fra cui le ONG, gli organismi per le pari opportunità, le amministrazioni pubbliche, le reti giudiziarie o le università.

Nel dettaglio, il programma Diritti e valori - con uno stanziamento di 642 milioni di euro - finanzierà attività di sensibilizzazione, formazione e cooperazione per promuovere la parità e i diritti, il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini nella vita democratica dell'Unione e per contrastare la violenza.

Il programma Giustizia, invece, con un budget di 305 milioni euro, intende contribuire all'ulteriore sviluppo di uno spazio europeo di giustizia fondato sullo Stato di diritto, sul riconoscimento reciproco e sulla fiducia reciproca. Il programma finanzierà diversi interventi, dall'apprendimento tramite lo scambio di buone pratiche allo sviluppo di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) per migliorare l'efficacia dei sistemi giudiziari.

30 miliardi di euro per Erasmus

La Commissione propone di aumentare la dotazione del bilancio del programma Erasmus a 30 miliardi di euro nel periodo 2021-2027, destinando 25,9 miliardi di euro all'istruzione e alla formazione, 3,1 miliardi di euro ai giovani e 550 milioni di euro allo sport.

L'obiettivo della proposta della Commissione è quello di:

  • aumentare il numero dei beneficiari: il raddoppio della dotazione del programma permetterà di sostenere fino a 12 milioni di persone nel periodo 2021-2027, il triplo rispetto all'attuale periodo di finanziamento. Tra i beneficiari figurano gli alunni delle scuole, gli studenti dell'istruzione superiore, i tirocinanti, gli insegnanti, gli animatori socio-educativi, gli allenatori sportivi e anche i discenti dell'istruzione e della formazione professionale e il personale coinvolto nell'istruzione degli adulti, compresi coloro che partecipano a ErasmusPro;
  • agevolare la partecipazione di persone di tutte le estrazioni sociali: il nuovo programma agevolerà la partecipazione delle persone provenienti da contesti svantaggiati;
  • costruire relazioni più forti con il resto del mondo: saranno promosse la mobilità e la cooperazione con i Paesi terzi, attraverso una combinazione di mobilità fisica e virtuale;
  • promuovere in modo mirato i campi di studio orientati al futuro: il programma consentirà di dedicare maggiore attenzione a campi di studio quali le energie rinnovabili, i cambiamenti climatici, l'ingegneria ambientale, l'intelligenza artificiale o la progettazione;
  • promuovere un'identità europea con un'esperienza di viaggio: la nuova iniziativa DiscoverEU offrirà ai giovani la possibilità di scoprire il patrimonio culturale dell'Europa e la sua diversità.

> Giovani - finanziamenti UE per apprendistato all'estero

Europa creativa, aumentano i fondi per cultura e audiovisivo

La Commissione propone di aumentare i fondi per il programma Europa creativa a sostegno dei settori culturali e creativi europei e di opere audiovisive europee, portandoli a 1,85 miliardi di euro:

  • sottoprogramma Media: 1,081 miliardi di euro saranno destinati al finanziamento di progetti audiovisivi e all'incentivazione della competitività del settore audiovisivo in Europa. Il sottoprogramma continuerà a sostenere lo sviluppo, la distribuzione e la promozione di film, programmi televisivi e videogiochi europei. Nei prossimi anni aumenteranno gli investimenti nella promozione e nella distribuzione di opere e narrativa innovativa europee, compresa la realtà virtuale, a livello internazionale. Sarà creato un repertorio online di film dell'UE per rafforzare la visibilità e l'accessibilità delle opere europee;
  • sottoprogramma Cultura: 609 milioni di euro a titolo del nuovo bilancio saranno destinati alla promozione dei settori culturali e creativi europei. Saranno istituiti progetti, reti e piattaforme di cooperazione per collegare tra loro gli artisti di talento presenti in tutta Europa e per agevolare la cooperazione transfrontaliera dei creatori;
  • azioni transettoriali: 160 milioni di euro saranno destinati al finanziamento delle PMI e di altre organizzazioni dei settori culturali e creativi. I fondi saranno anche utilizzati per favorire la cooperazione a livello di politiche culturali nell'UE, per promuovere un ambiente mediatico libero, diversificato e pluralistico, per sostenere un giornalismo di qualità e l'attività di alfabetizzazione mediatica.

> Le proposte della Commissione UE