Legge Bilancio 2018 – agevolazioni per abbonamenti trasporto pubblico

|Novità|03 novembre 2017

Agevolazioni trasporto pubblico - Photo credit: ArbaleteAggiornato al 2 gennaio 2018. Come funzionano le agevolazioni fiscali sugli abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale previste dalla legge di Bilancio 2018.

Lo speciale sulla legge di Bilancio 2018

Buone notizie per i pendolari. Per incentivare l’uso dei mezzi pubblici e ridurre il traffico la Legge di Bilancio 2018, pubblicata in Gazzetta ufficiale il 29 dicembre 2017, propone due tipi di agevolazioni fiscali.

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Agevolazioni sugli abbonamenti al trasporto pubblico

E’ fra le misure più popolari della Manovra 2018. Si tratta della norma che introduce la detraibilità delle spese sostenute per l'acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale dall'imposta lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, nella misura del 19% per un importo delle spese stesse non superiore, in ciascun periodo di imposta, a 250 euro annui.

Misura cui si aggiungono le agevolazioni fiscali per i “buoni TPL”, stabilendo che le somme rimborsate dal datore di lavoro o le spese direttamente sostenute da quest’ultimo per l’acquisto dei titoli di viaggio per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale del dipendente e dei familiari non concorrano a formare reddito di lavoro dipendente, analogamente a quanto già oggi avviene per i “buoni pasto”.

Sperimentazione della mobilità sostenibile

La legge di Bilancio 2018 interviene sull’utilizzo delle risorse del Fondo per il rinnovamento del parco mezzi del trasporto pubblico locale e regionale, prevedendo la possibilità di destinare fino a 100 milioni di euro delle risorse già disponibili per ciascuno degli anni 2019-2033 ai progetti sperimentali e innovativi di mobilità sostenibile finalizzati all’introduzione di mezzi su gomma ad alimentazione alternativa e relative infrastrutture di supporto (nonché, a seguito di una modifica introdotta alla Camera dei deputati, di imbarcazioni) che siano presentati dai Comuni e dalle Città metropolitane.

Alle stesse finalità possono essere destinate anche le risorse già stanziate per la competitività delle imprese produttrici di beni e servizi nella filiera dei mezzi di trasporto pubblico su gomma e dei sistemi intelligenti per il trasporto.

In particolare la legge di Bilancio prevede la possibilità che le risorse del Fondo per l’adeguamento del parco mezzi destinato al trasporto pubblico locale e regionale, che è finalizzato anche all’accessibilità per persone a mobilità ridotta, possano essere destinate al finanziamento di progetti sperimentali e innovativi di mobilità sostenibile per un importo sino a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2033.

Tali progetti dovranno essere:

  • coerenti con i Piani Urbani di Mobilità Sostenibile (PUMS) ove previsti dalla normativa vigente;
  • finalizzati all’introduzione di mezzi su gomma ad alimentazione alternativa e relative infrastrutture di supporto;
  • presentati dai Comuni e dalle Città metropolitane.

Per la definizione delle modalità di utilizzo di queste risorse si dovrà attendere un apposito decreto del ministero dei Trasporti, di concerto con i dicasteri dello Sviluppo economico e dell’Economia.

Guida automatica e smart road

La Manovra autorizza inoltre la sperimentazione su strada delle soluzioni Smart Road e di guida connessa e automatica, prevedendo l’adozione di una direttiva del ministro delle Infrastrutture e trasporti che individui le modalità attuative e gli strumenti operativi della sperimentazione. Si autorizza a tal fine la spesa di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019.

L’obiettivo è quello di conseguire livelli di automazione sempre più elevati prevedendo in particolare, la realizzazione di un’interazione sempre più marcata tra l’infrastruttura stradale e i mezzi di nuova generazione che dovrà accompagnare il passaggio da una guida sempre più “assistita” a una vera e propria guida “connessa” per giungere anche alla vera e propria guida autonoma, nella quale la conduzione del mezzo avviene, in determinate situazioni, o addirittura in via generale senza la necessità di un intervento umano.

Il processo in corso richiederà comunque molteplici processi di adattamento e risconto tecnico che potranno essere effettuati attraverso sperimentazioni, quale quella prevista dal comma in esame, anche relative alla verifica in ambiti ristretti di tutte le funzionalità di smart road, con la necessità pertanto di realizzare un’infrastruttura stradale di test con caratteristiche smart-road. 

Fondo TPL e risorse per il trasporto pubblico in Basilicata

La legge di Bilancio modifica, a partire dal 2018 e a seguito di un apposito decreto del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, le percentuali di ripartizione tra le Regioni del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale.

Per garantire le prestazioni del servizio di trasporto pubblico locale, agli enti locali con meno di 100mila abitanti che abbiano presentato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale o ne abbiano conseguito l’approvazione, possono - nel rispetto del vincolo del pareggio di bilancio e con oneri totalmente a carico dell’ente stesso – concedere contributi per investimenti alle società a totale partecipazione pubblica che, ancorché in perdita, presentino un piano di ristrutturazione finanziaria (tale piano deve essere approvato dall’ente che detiene le quote attraverso l’assunzione di mutui presso la Cassa Depositi e Prestiti) e procedere all’assunzione di mutui per investimenti sulla mobilità sostenibile, anche per il rilancio delle società partecipate inerenti il trasporto pubblico locale.

Previsto infine uno specifico contributo straordinario per supportare il servizio di trasporto pubblico locale in Basilicata. A disposizione, 80 milioni di euro, di cui 60 milioni per il 2018 e 20 per il 2019, per far fronte ai debiti verso le società esercenti i servizi di trasporto pubblico locale automobilistici provinciali e comunali e verso le società esercenti servizi di trasporto pubblico locale ferroviari regionali.  

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