Lo strumento permetterà ai lavoratori in difficoltà di andare in pensione anticipatamente senza oneri aggiuntivi.
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Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha firmato nelle scorse ore il decreto attuativo dell'APE (Anticipo finanziario a garanzia pensionistica) Sociale, il progetto sperimentale previsto dalla Legge di Bilancio 2017 che permetterà di andare in pensione in anticipo senza oneri aggiuntivi ad alcune categorie di lavoratori.
In particolare, lo strumento consiste in una indennità che viene corrisposta fino al conseguimento dei requisiti pensionistici da parte di alcuni soggetti lavoratori "in difficoltà", quali cassintegrati, disoccupati, familiari di invalidi, etc, o da chi svolge attività gravose, come gli operai edili, i macchinisti, facchini, le maestre d’asilo, gli infermieri, etc.
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I soggetti riceveranno un assegno parametrato alla pensione, fino a un massimo di 1.500 euro. Terminato il "periodo ponte" di 3 anni e 7 mesi gli stessi percepiranno la pensione. Con l’APE Sociale, è bene sottolinearlo, non vi è alcun prestito che deve essere restituito, come succede invece per l'APE di mercato. Quest'ultimo consiste, infatti, in un prestito concesso al lavoratore da un soggetto finanziatore e coperto da una polizza assicurativa obbligatoria per il rischio di premorienza corrisposto a quote mensili per dodici mensilità, da restituire a partire dalla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia con rate di ammortamento mensili per una durata di 20 anni.
Con la firma del decreto attuativo da parte del premier, ora il testo sull'APE Sociale deve superare l'esame del Consiglio di Stato. Solo a quel punto potrà approdare in Gazzetta Ufficiale.
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Sempre in tema di lavoro e sociale, ricordiamo che si è tenuta nei giorni scorsi a Palazzo Chigi la cerimonia di firma del Memorandum d’intesa sul Reddito di inclusione da parte del presidente Gentiloni, l’Alleanza contro la povertà e il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti.
Photo credit: Palazzochigi via Foter.com / CC BY-NC-SA
