Il Parlamento ha cambiato radicalmente il pacchetto di misure per l'agricoltura contenute nel decreto Rilancio. Nella legge di conversione, approvata in via definitiva dal Senato, al posto del Fondo emergenziale da 500 milioni per le filiere in crisi, spunta una nuova serie di contributi, finanziamenti e garanzie.
Il Capo VI della legge di conversione del decreto Rilancio, approvata definitivamente dal Senato, è interamente dedicato alle misure per l'agricoltura, la pesca e l'acquacoltura.
Mentre nel testo iniziale l'articolo di apertura, il 222, istituiva un unico Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi, con una dotazione di 500 milioni di euro per l'anno 2020, nella versione approvata dall'Aula sono previsti diversi interventi. A cominciare dall’esonero dal 1° gennaio al 30 giugno 2020 dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali per alcuni comparti agricoli: agrituristico, apistico, brassicolo, cerealicolo, florovivaistico, vitivinicolo, dell'allevame