Decreto Cura Italia: Mipaaf, via al Fondo da 100 milioni per l'emergenza coronavirus

|Approfondimenti|11 maggio 2020

Coronavirus: le misure per il settore agricolo nel dl Cura ItaliaLa Conferenza Stato Regioni ha sancito l'intesa sul decreto Mipaaf relativo al Fondo da 100 milioni di euro istituito dal Decreto Cura Italia per far fronte all'emergenza Covid-19. Gli aiuti saranno erogati rispettando le regole del framework emergenziale della Commissione europea.  

Cosa prevede il decreto Cura Italia

Il decreto Cura Italia, il cui disegno di legge di conversione è stato approvato dalla Camera il 24 aprile 2020, concede una serie di aiuti immediati per imprese, lavoratori e famiglie. Con un budget complessivo di circa 25 miliardi di euro, il decreto n. 18/2020 è stato definito dallo stesso premier Giuseppe Conte nel presentarne i contenuti come “una manovra poderosa”, per la complessità e l'urgenza dei suoi contenuti.  

Con l'emergenza sanitaria coronavirus, che ha colpito tutti i settori economici in Italia e in Europa, si assiste ad un cambiamento di prospettiva: non più provvedimenti stringenti e puntigliose analisi dei bilanci, ma una spinta unitaria verso i beni di prima necessità per il superamento della crisi. 

"Abbiamo avuto l'intesa dalle Regioni per il decreto da 100 milioni di euro. Abbiamo previsto procedure più semplici e tempi di pagamento più brevi. È vero che la filiera della vita non si è mai fermata e ha continuato a garantire gli approvvigionamenti di cibo, ma le perdite sono enormi. Per questo serviranno risorse adeguate anche nel decreto di maggio e su questo stiamo lavorando", ha sottolineato la ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova.

DL Cura Italia: Fondo 100 milioni di euro per agricoltura e pesca

L'articolo 78 del dl Cura Italia prende in considerazioni tre principali provvedimenti. Il primo è l'istituzione di un fondo da 100 milioni di euro a sostegno delle imprese agricole e per l'arresto temporaneo dell'attività di pesca.

Questo stanziamento ha l'obiettivo di garantire la copertura totale degli interessi passivi su finanziamenti bancari destinati al capitale circolante e alla ristrutturazione dei debiti, ed assicurare la copertura dei costi sostenuti per interessi maturati negli ultimi due anni su mutui contratti dalle medesime imprese.

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