Cura dimagrante per la legge in materia di agevolazioni per le startup culturali: nel testo approvato alla Camera saltano sia le startup che le agevolazioni.
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A un anno e mezzo dalla presentazione della proposta di legge in materia di agevolazioni per le startup culturali e creative, il testo ottiene l'ok dell'Aula della Camera con 282 voti favorevoli, 113 astenuti e nessun contrario. Il provvedimento passa ora all'esame dell'altro ramo del Parlamento.
Un testo che, lungo il percorso, ha perso pezzi importanti, arrivando claudicante in Assemblea: salta la dicitura “startup”, e con essa molti degli incentivi inizialmente previsti.
Non più startup, ma imprese culturali e creative
La prima differenza lampante nella nuova versione del testo è il titolo. Se quello originario era “Agevolazioni in favore delle startup culturali e modifiche al testo unico in materia di raccolta di capitali tra il pubblico per la valorizzazione e la tutela dei beni culturali”, nella nuova versione la proposta di legge cambia radicalmente registro per diventare “Disciplina e promozione delle imprese culturali e creative”.