Il Consiglio ha adottato la sua posizione sul progetto di bilancio dell'Ue per il 2017. Aumentano gli impegni rispetto al 2016, ma non ai livelli proposti dalla Commissione Ue
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In concomitanza con le discussioni al Parlamento europeo sul progetto di bilancio per il 2017, il Consiglio ha definito la sua posizione in materia, partendo dalla proposta presentata dalla Commissione Ue.
La posizione degli Stati membri, definita sulla base di un testo di compromesso della presidenza slovacca, prevede 156,4 miliardi di euro in impegni e 133,8 miliardi di euro in pagamenti, con un aumento degli impegni pari a circa lo 0,9% e una diminuzione dei pagamenti pari al 7% rispetto al bilancio per il 2016.
La forte diminuzione dei pagamenti totali è dovuta principalmente al completamento dei programmi del Quadro finanziario pluriennale dell'Unione (QFP) per il periodo 2007-2013 e al fatto che quelli del QFP 2014-2020 non sono ancora pienamente operativi.
Aumenti più contenuti rispetto alla proposta della Commissione Ue
Per contribuire a stimolare la crescita economica e creare nuovi posti di lavoro il Consiglio ha approvato un aumento delle risorse disponibili nell’ambito della sottorubrica 1a 'Competitività per la crescita e l’occupazione' di circa il 9% sia in impegni che in pagamenti rispetto al 2016. Ciò comprende strumenti come il Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi), il programma dell'Ue per la competitività delle imprese (COSME) e Erasmus+.
Per far fronte alla crisi migratoria il Consiglio ha inoltre accettato tutte le cifre presentate dalla Commissione Ue per la rubrica 3 'Sicurezza e cittadinanza', che beneficia pertanto di un aumento del 4,9% in impegni e del 24,4% in pagamenti rispetto al 2016, e per la rubrica 4 'Europa globale' per le misure connesse alla migrazione e per gli aiuti umanitari.
In altri settori, invece, il Consiglio ha concluso che la Commissione Ue ha sovrastimato il fabbisogno effettivo e ha chiesto una riduzione dei massimali.
Il risultato è che a livello complessivo, il progetto di bilancio 2017 del Consiglio riduce gli impegni di 1,3 miliardi di euro (-0,81%) e i pagamenti di 1,1 miliardi di euro (-0,82%) rispetto alla proposta della Commissione Ue.
Sul fronte delle spese amministrative il Consiglio ha inoltre invitato le altre istituzioni dell’Ue a compiere ogni sforzo per ridurre il proprio organico del 5% entro il 2017 come convenuto nel 2013.
Se il Parlamento europeo adotterà emendamenti alla posizione del Consiglio entro il 27 ottobre 2016, il 28 ottobre inizierà un periodo di conciliazione di tre settimane, il cui fine è pervenire a una posizione comune alle due istituzioni sul bilancio entro il 17 novembre.
Intanto la commissione Bilancio del Parlamento europeo presenterà il 15 settembre la sua posizione, che sarà sottoposta al voto della commissione stessa tra il 28 e il 29 del mese.
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