A disposizione 32 milioni di euro per l'attuazione del Piano olivicolo nazionale previsto dalla legge 91-2015
> Agricoltura - il testo della legge 91-2015, conversione del dl 51-2015
> Agricoltura - decreto-legge 51-2015 per filiere latte e olio e Xylella
In Gazzetta il decreto Mipaaf del 22 luglio 2016 con le disposizioni per il recupero del potenziale produttivo e competitivo del settore olivicolo-oleario. A disposizione del Piano olivicolo nazionale previsto dal decreto n. 51-2015, poi convertito nella legge n. 91 del luglio 2015, ci sono 32 milioni di euro, che si aggiungono alle risorse dei Programmi di sviluppo rurale (PSR 2014-2020) delle Regioni interessate.
> Agricoltura – gli aiuti Ue del pacchetto anticrisi
Gli interventi per il rilancio del settore olivicolo-oleario
Il decreto disciplina i criteri e le modalità di attuazione degli interventi previsti dalla legge n. 91 del luglio 2015 e finalizzati a:
- a) incrementare la produzione nazionale di olive e di olio extravergine di oliva, senza accrescere la pressione sulle risorse naturali;
- b) promuovere attività di ricerca e per accrescere e migliorare l'efficienza dell'olivicoltura italiana;
- c) sostenere iniziative di valorizzazione del made in Italy e delle classi merceologiche di qualità superiore certificate dell'olio extravergine di oliva italiano;
- d) stimolare il recupero varietale delle cultivar nazionali di olive da mensa in nuovi impianti olivicoli integralmente meccanizzabili;
- e) incentivare e sostenere l'aggregazione e l'organizzazione economica degli operatori della filiera olivicola.
Nello specifico, gli interventi finanziabili in relazione all'obiettivo a) comprendono:
- un programma di ricerca e sviluppo a livello nazionale finalizzato alla definizione di modelli produttivi specifici per le diverse olivicolture territoriali, comprese le olive da mensa, per il trasferimento e l'applicazione delle più recenti innovazioni e risultati della ricerca indirizzati all'incremento quantitativo e qualitativo della produzione nazionale;
- la costituzione, promozione e adesione ad un regime di qualità certificato per la filiera olivicola ad elevato carattere di sostenibilità nella fasi della produzione, della trasformazione e della commercializzazione;
- agevolazioni alle reti di imprese, costituite sia nel segmento dell'olio di olivo che delle olive da mensa, per la realizzazione di investimenti compresi nel programma comune di rete coerenti con l'obiettivo del Fondo.
I progetti di ricerca e sviluppo di cui all'obiettivo b) possono riguardare:
- la produzione agricola primaria, sia per le olive da olio che per le olive da mensa;
- la prima trasformazione;
- la difesa da organismi nocivi per l'olivo (Xylella fastidiosa).
Gli interventi di cui alla lettera c), invece, includono:
- campagne informative, programmi di comunicazione istituzionale e di educazione del consumatore su temi coerenti con le finalità del Fondo;
- azioni promozionali a favore del prodotto olio sul mercato interno e su quello esterno, sia per le olive da olio che per le olive da mensa.
Per la realizzazione dell'obiettivo d) sono previste:
- agevolazioni alle PMI per azioni di recupero varietale delle cultivar nazionali di olive da mensa;
- la realizzazione del registro nazionale delle varietà delle olive da mensa.
Quanto all'obiettivo e), infine, il decreto prevede:
- misure di sostegno all'accesso al credito per favorire la concentrazione della produzione attraverso le organizzazioni di produttori e le associazioni di organizzazioni di produttori riconosciute;
- agevolazioni per lo sviluppo e il consolidamento delle relazioni contrattuali tra le diverse fasi della filiera.
32 milioni per il settore olio
Le risorse finanziarie disponibili ammontano a 14 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017, più oltre 4 milioni di euro in conto residui di provenienza dell'anno 2015, così ripartite:
- 4,5 milioni per l'anno 2016, 4 milioni per il 2017 e 500mila euro in conto residui per l'obiettivo di cui alla lettera a);
- 2 milioni per l'anno 2016, 2,5 milioni per il 2017 e 2,5 milioni in conto residui, per l'obiettivo di cui alla lettera b), con particolare attenzione alle attività di ricerca e di difesa da organismi nocivi per l'olivo (Xylella fastidiosa);
- 1,2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017 per gli interventi di cui alla lettera c);
- un milione di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017 per gli interventi di cui alla lettera d);
- 5,3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017 e un milione di euro in conto residui per l'obiettivo di cui alla lettera e).
Chi può accedere ai contributi
In base al decreto i beneficiari delle agevolazioni sono:
- le piccole e medie imprese, anche organizzate in reti di imprese, attive nella fase della produzione agricola primaria, della trasformazione e della commercializzazione della filiera olivicola;
- le organizzazioni di produttori del settore olivicolo e le associazioni di organizzazioni di produttori del settore olivicolo riconosciute ai sensi delle disposizioni di cui al Regolamento (UE) n. 1308/2013;
- organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza e/o altri enti pubblici;
- imprese prestatrici di servizi di consulenza e di ricerca.
I contributi saranno concessi mediante provvedimenti del Ministero delle Politiche agricole che individueranno le condizioni di ammissibilità degli interventi, le spese ammesse, la forma e l'intensità delle agevolazioni e i termini e le modalità per la presentazione delle domande e per la concessione ed erogazione degli aiuti.
> Decreto ministeriale 22 luglio 2016 - Gazzetta ufficiale 26 agosto 2016
Photo credit: Federico Coppola