Firmato a Matera il Patto per la Basilicata, con investimenti per circa 4 miliardi. E' il sesto dei 16 Patti che il Governo ha in programma con Regioni e Città metropolitane.
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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, e il governatore della Regione Basilicata Marcello Pittella firmano, nel teatro Duni di Matera, il Patto per la Basilicata, uno dei 16 patti per il Sud, che il Governo sta negoziando con Regioni e Città metropolitane.
I Patti, al centro del piano per il Mezzogiorno, serviranno a individuare risorse, priorità e tempi d’azione per ciascuna delle aree del paese.
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I Patti già firmati
Il primo ad essere stato siglato è stato quello per la Regione Campania: il 24 aprile il premier si è recato in Prefettura a Napoli per la firma del Patto per la Campania con il presidente della Regione Vincenzo De Luca.
In tutto il Patto per la Campania prevede investimenti per 9,5 miliardi di euro in 6 aree d'intervento: Infrastrutture; Ambiente; Sviluppo economico e produttivo; Scuola, Università e Lavoro; Turismo e cultura; Sicurezza e Cultura della Legalità.
Il 30 aprile, è stata la volta della Regione Calabria. Un Patto da 4,9 miliardi di euro articolato in una serie di interventi nei settori: Infrastrutture nodali; Ambiente e messa in sicurezza del territorio (Programma Calabria Sicura); Sviluppo economico e produttivo; Turismo, Cultura e Sport; Scuola, Università e lavoro; Edilizia ed innovazione sanitaria; Sicurezza e legalità.
Nel corso della stessa giornata, Renzi ha inoltre inaugurato i nuovi spazi del Museo nazionale archeologico di Reggio Calabria, siglando al contempo il Patto per la città, da 410 milioni di euro.
A seguire sono stati siglati i patti per altre due città metropolitane, Catania e Palermo, rispettivamente da 739 e 770 milioni di euro.
Patto per la Basilicata
L'investimento complessivo ammonta a circa 4 miliardi di euro, di cui 2,2 miliardi di risorse già disponibili per il primo biennio. L'accordo prevede l'attuazione degli interventi prioritari e l'individuazione delle aree di intervento strategiche per il territorio.
Cinque sono gli assi concordati tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Basilicata: Infrastrutture (circa 1,83 miliardi di euro), Ambiente (953 milioni), Sviluppo economico e produttivo (424 milioni), Turismo e cultura (308 milioni), Welfare e legalità (278 milioni).
Per il primo triennio, spiega il Governatore, “sono stati già accordati 1 miliardo e 633 milioni di euro di risorse ordinarie. A queste voci si vanno ad aggiungere 565 milioni di euro, quale primo acconto pari al 50% di un finanziamento complessivo di oltre 1 miliardo e 100 milioni di risorse del FSC 2014-2020. Inoltre, il Patto per la Basilicata verrà integrato con una quota significativa dal piano triennale per le infrastrutture gestito da Anas”.
Nel presentare i dettagli del Patto, Pittella si è soffermato in particolare sul primo asse: fra le infrastrutture che beneficeranno dell'accordo figurano le direttrici viarie Matera-Ferrandina, Murgia-Pollino, Potenza-Melfi e l’intero percorso della Basentana, per la quale la Regione ha già investito 70 milioni di euro di risorse proprie.
Previsti inoltre investimenti per migliorare il trasporto ferroviario sia delle Ferrovie dello Stato che delle Ferrovie Appulo Lucane. Per quanto riguarda invece le infrastrutture immateriali, gli investimenti si concentreranno sulla banda ultralarga, la scuola digitale e la cartella elettronica in sanità.
Per ciò che concerne il tema ambientale, Pittella ha annunciato che “il Patto consentirà di mettere a norma tutti i depuratori e incidere significativamente sul ciclo dei rifiuti”. Il Patto prevede inoltre un finanziamento per Matera 2019, pari a 50 milioni di euro. Ulteriori dettagli, ha concluso Pittella, “saranno illustrati dopo le necessarie interlocuzioni con Palazzo Chigi, ma le opere partiranno nel più breve tempo possibile”.
Le istruttorie sono in fase avanzata per tutti gli altri Patti, relativi alle Regioni Abruzzo, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna e alle città metropolitane di Napoli, Bari, Taranto, Cagliari. L'obiettivo di Palazzo Chigi è di arrivare a tutte le firme entro il mese di maggio.
Photo credit: Andrea Rinaldi via Foter.com / CC BY-NC-ND