CdM - piano contro poverta' e per inclusione sociale

|Novità|29 gennaio 2016

Il Consiglio dei ministri ha varato misure per il contrasto alla povertà e per il riordino delle prestazioni sociali e della normativa in materia

Homeless - Pixabay

Nella riunione del 28 gennaio, il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge delega per il contrasto alla povertà. Il provvedimento prevede, oltre a misure di inclusione sociale, interventi per la razionalizzazione delle prestazioni e il riordino della normativa in materia.

Nello specifico, il Ddl introduce una misura nazionale di contrasto alla povertà per garantire le prestazioni su tutto il territorio nazionale, attraverso la predisposizione di un progetto personalizzato di inclusione sociale e lavorativa sostenuto dall'offerta di servizi alla persona.

La misura, fa sapere il Governo, intende superare la logica della “mera assistenza passiva” a favore dell'introduzione del “principio dell'attivazione” per l'inclusione sociale e lavorativa. L’intervento, che beneficia delle risorse del Fondo per la lotta alla povertà e all’inclusione sociale previsto dalla legge di Stabilità 2016, verrà gradualmente esteso sulla base delle risorse che affluiranno al Fondo grazie agli interventi di razionalizzazione delle prestazioni assistenziali e previdenziali.

I decreti attuativi in materia di politiche sociali

Con uno o più decreti legislativi saranno poi approvati interventi per:

  • la razionalizzazione delle prestazioni di natura assistenziale e quelle di natura previdenziale sottoposte alla prova dei mezzi, attraverso l'introduzione del principio di “universalismo selettivo” nell’accesso, secondo criteri di valutazione della condizione economica su base ISEE,
  • il riordino della normativa in materia di interventi e servizi sociali per superare “la frammentarietà delle misure e degli interventi secondo principi di equità ed efficacia nell’accesso e nell’erogazione delle prestazioni”.
    Nell'ambito di questo intervento sono previsti:
    - l’istituzione, presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di un organismo nazionale di coordinamento del sistema degli interventi e dei servizi sociali;
    - l’attribuzione al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali delle competenze per la verifica e il controllo del rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni;
    - la promozione di accordi territoriali tra servizi sociali e altri enti e organismi competenti in materia di inserimento lavorativo, salute, istruzione e formazione;
    - il rafforzamento del Sistema informativo dei servizi sociali e, in particolare, del Casellario dell’assistenza.

"L'intervento - ha spiegato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti - riguarda 280mila famiglie e 580mila bambini, in tutto circa un milione di persone. Stiamo scrivendo il decreto sull’uso delle risorse e preciseremo la platea".

Al Fondo per la lotta alla povertà e all’inclusione sociale istituito con la Legge di Stabilità 2016, lo ricordiamo, è stato assegnato l’importo di 600 milioni di euro per il 2016 e di un miliardo di euro per il 2017.