Finanziamenti Ue alle principali attività legate alla gestione dei flussi migratori a valere sul programma IPA II, strumento di assistenza alla preadesione all'Ue
Il programma IPA è uno strumento di assistenza alla preadesione all'Ue dedicato a sostenere i Paesi candidati e candidati potenziali nell'attuazione delle riforme politiche, istituzionali, giuridiche, amministrative, sociali ed economiche necessarie per l'allineamento ai valori, alle norme, agli standard e alle politiche dell'Unione.
L'assistenza del programma riguarda soprattutto i settori:
- transizione verso l'adesione all'Ue e sviluppo della capacità;
- sviluppo regionale;
- occupazione, politiche sociali e sviluppo delle risorse umane;
- agricoltura e sviluppo rurale;
- cooperazione regionale e territoriale.
Il programma è strutturato sulla base di documenti di strategia nazionali o multinazionali che precisano la combinazione di settori destinatari dell'assistenza finanziaria. Tali documenti comprendono l'assegnazione indicativa dei fondi Ue ripartita per settore e per anno, che tiene conto del fabbisogno, della capacità di utilizzazione e amministrativa dei Paesi beneficiari.
Per il settennato 2007-2013 il programma IPA ha potuto contare su uno stanziamento complessivo di 11,5 miliardi di euro; il programma del 2014-2020, denominato IPA II, può contare su 11,7 miliardi di euro.
Finanziamenti per attività legate all'immigrazione
I finanziamenti europei sono concessi ai Paesi candidati (Albania, Macedonia, Montenegro, Serbia e Turchia) e candidati potenziali (Bosnia-Erzegovina e Kosovo) per sostenere la gestione integrata delle frontiere (IBM) e dei centri di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo, e il sostegno per contribuire a contrastare il traffico di esseri umani. Dal 2007, le risorse stanziate per sostenere attività legate alla gestione dei flussi migratori nei Balcani occidentali e in Turchia ammontano a oltre 600 milioni.
A partire dal novembre 2015 prenderà inoltre avvio il programma triennale per il 'Sostegno regionale per la gestione protection-sensitive dei flussi migratori nei Balcani occidentali e in Turchia', quindi prevedendo garanzie e strumenti che consentano concretamente ai richiedenti asilo di esprimere la propria volontà di fare domanda di asilo, e di entrare quindi nella relativa procedura di valutazione ed eventuale riconoscimento, con un budget di 8 milioni di euro.
Gli stanziamenti paese per paese
Albania. Per il 2012, sotto il programma IPA I, l'Ue ha destinato 3 milioni di euro per la ricostruzione dei valichi di frontiera. Le risorse programmate per il 2015 sotto IPA II, intorno a un milione e mezzo di euro, includono una forte componente legata allo sviluppo delle capacità delle forze dell'ordine, che comprende, tra l'altro, la gestione integrata delle frontiere (IBM).
Macedonia. 12 milioni di euro sono stati impegnati, sotto il programma IPA I, per potenziare la capacità di gestione delle frontiere e combattere il traffico di esseri umani. Nel 2016, sotto IPA II, l'Ue supporterà il Governo macedone con 12 milioni di euro. Risorse che verranno impiegate per implementare le politiche migratorie, migliorare le infrastrutture e rafforzare il funzionamento della politica dei visti.
Montenegro. Fra il 2008 e il 2013 l'Ue ha impegnato 2,63 milioni di euro, nell'ambito del programma IPA I, per sostenere azioni volte ad assicurare l'accesso dei richiedenti asilo a un'adeguata protezione e ad un trattamento equo. Ulteriori 20 milioni di euro sono stati programmati per il 2015, nell'ambito di IPA II.
Turchia. La fetta maggiore va alla Turchia: dal 2007 nel paese sono stati impegnati circa 469 milioni di euro. Il grosso dell'assistenza è indirizzato alla gestione integrata delle frontiere, con focus su quelle terrestri e marittime; sostegno alla costruzione di centri di accoglienza per i richiedenti asilo e alla lotta contro la tratta degli esseri umani.
Serbia. Dal 2007, oltre 45 milioni di euro sono stati impegnati a favore della Serbia per l'aggiornamento tecnologico delle attrezzature alle frontiere e i progetti infrastrutturali, l'ampliamento delle strutture per i richiedenti asilo e la riforma del sistema nazionale di asilo.
La delegazione Ue nel paese sta fornendo 240mila euro provenienti da IPA II per ulteriori necessità, come lo smaltimento dei rifiuti, i servizi idrici e igienici. Risorse cui vanno ad aggiungersi 8,2 milioni di euro, già accantonati da fondi IPA per progetti che sono in corso di attuazione o che inizieranno entro il prossimo anno.
Bosnia-Herzegovina. Dal 2007, 16,8 milioni di euro sono stati impegnati a favore della Bosnia-Erzegovina per le attività di gestione della migrazione, che comprendono assistenza tecnica per la gestione efficace del fenomeno, fornitura di attrezzature e la costruzione di strutture di accoglienza. Per quanto riguarda il supporto nella gestione delle frontiere, sono stati stanziati 2 milioni di euro a valere sul programma IPA II nel corso del 2015.
Kosovo. Dal 2007 nel paese sono stati impegnati 4,6 milioni di euro. L'assistenza è stata fornita principalmente attraverso gemellaggi. Sotto IPA II è stato pianificato lo stanziamento di 4,6 milioni di euro per potenziare la gestione della migrazione.