Stanziamento inferiore a quello del 2014, ma erogazione anticipata di sei mesi. Con il via libera del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini al decreto sui criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO), le Università statali dovrebbero ricevere i 6,9 miliardi di euro previsti per il 2015 già nel mese di giugno.
Fondo per il finanziamento ordinario delle Università
Il Fondo per il finanziamento ordinario delle Università, istituito dalla legge n. 537-1993, finanzia con risorse statali le attività degli Atenei, le spese per il personale docente, ricercatore e non docente e per la manutenzione ordinaria degli edifici universitari. Il FFO copre anche parte dei costi per le attività di ricerca scientifica delle Università, con l'esclusione dei progetti di ricerca di interesse nazionale, finanziati dal Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST).
Oltre a una quota base, che viene ripartita tra le Università sulla base dello storico delle risorse ricevute dallo Stato, il Fondo prevede una quota di riequilibrio, i cui finanziamenti sono assegnati sulla base di criteri determinati dal MIUR.
A partire dal 2010 il Ministero ha previsto che una quota non inferiore al 7% dell'ammontare del FFO fosse ripartita tra le Università in relazione alla qualità dell’offerta formativa e delle sedi didattiche e ai risultati della ricerca scientifica. La componente premiale del Fondo è stata poi incrementata con il decreto-legge del Fare n. 69-2013, che l'ha portata al 16% per il 2014 e ha previsto aumenti pari almeno al 2% all'anno, fino a un tetto massimo del 30%.
Quanto alle disponibilità finanziarie del Fondo negli ultimi anni, rispetto ai 7,4 miliardi stanziati nel 2008 e ai 7,5 miliardi del 2009, la dotazione del FFO ha oscillato tra il 2010 e il 2014 tra i 6,6 e i 7 miliardi.
FFO 2015
La principale novità del decreto appena firmato dal ministro Giannini risiede nei tempi: anziché a fine anno, infatti, i criteri per la ripartizione delle risorse del Fondo di Finanziamento Ordinario sono stati approvati in anticipo, per procedere all'assegnazione delle risorse entro il mese di giugno.
Rispetto al decreto ministeriale n. 815 del novembre scorso relativo all'annualità 2014, lo stanziamento passa da 7 a 6,9 miliardi di euro, con una quota base pari a 4,9 miliardi di euro ripartita tra tutti gli Atenei per il 75% su base storica e per il restante 25% in base al costo standard per studente.
Il secondo elemento di novità del decreto riguarda l'incremento della quota di risorse attribuite in base alle performance delle Università e alla qualità dei servizi offerti agli studenti che passa dal 18% dello scorso anno al 20%. Le risorse ammontano complessivamente a quasi 1,4 miliardi, assegnati:
- per il 65% in base ai risultati della ricerca scientifica,
- per il 20% in relazione all'efficacia delle politiche di reclutamento,
- per l'8% alla luce dei risultati della didattica,
- per il 7% in base alla capacità di favorire la mobilità degli studenti e la partecipazione a programmi di studio all’estero.
Il decreto non prevede un limite massimo per le premialità concesse alle Università virtuose, mentre il decremento delle risorse per quelle meno virtuose non può essere superiore al 2% su base annua, contro la riduzione massima del 3,5% prevista nel 2014 rispetto alle assegnazioni 2013.
In aumento, infine, i fondi diretti a favorire l’internazionalizzazione della didattica, attraverso la mobilità dei professori tra Atenei e le chiamate di docenti dall’estero, che ammontano quest'anno a 10 milioni di euro, contro i 3,5 milioni del 2014.
Links
MIUR - primi finanziamenti per programma edilizia scolastica 2015-2017
Risorse per ricerca, universita' e borse di mobilita' nel Decreto del Fare – Dl 69-2013
Author: Air Force One / photo on flickr