Il Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca ha pubblicato il decreto ministeriale n. 815-2014 che ripartisce circa 7 miliardi di euro del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) tra gli Atenei italiani.
Insieme alla ripartizione dei fondi il MIUR ha approvato e pubblicato anche il decreto sul costo standard di formazione per studente in corso, il nuovo parametro in base al quale è stato assegnato il 20% della quota base del FFO, per un totale di circa un miliardo di euro.
Il costo standard di formazione per studente
Il “costo standard” è una misura elaborata congiuntamente dal MIUR e dal Ministero dell’Economia che si propone di modificare l'attuale sistema assegnazione dei fondi basato sulle spese precedenti degli Atenei, passando invece a un modello che tenga conto delle differenze specifiche tra Università. Il parametro somma la retribuzione dei professori di prima fascia, il numero degli studenti in corso e il costo dell’offerta formativa a livello infrastrutturale. Il calcolo viene poi adeguato ai dati ISTAT sul reddito familiare medio della Regione in cui ha sede l’Ateneo.
Secondo la tabella pubblicata dal MIUR, l’Ateneo con il costo standard più basso è quello di Macerata, che si attesta a 4739 punti; il più costoso è invece il Politecnico di Bari con 7948 punti.
Il costo standard diventerà progressivamente un criterio sempre più incisivo nella distribuzione delle risorse nei prossimi anni.
La distribuzione dei fondi
La quota base del FFO per il 2014 è pari a 5.085.720.674 euro.
Di questi, 4.911.407.231 euro sono assegnati a ciascuna Università:
- per il 20% in proporzione al peso di ciascun Ateneo come risultante dal modello del costo standard di formazione per studente in corso;
- per l'80% in proporzione al costo storico di ciascuna università.
Alla stabilizzazione del personale ex ETI sono poi destinati 1.237.000 euro, mentre 103.500.000 euro vanno alle Istituzioni ad ordinamento speciale, alle Università per Stranieri di Perugia e Siena e all'Università degli Studi di Roma "Foro Italico". Infine, 69.576.443 euro sono destinati all'Università degli Studi dell'Aquila.
Per il 2014 il 18% del Fondo, pari a 1 miliardo e 215 milioni di euro, è destinato alla quota premiale, assegnata in base a:
- la valutazione della qualità della ricerca 2004-2010;
- la valutazione delle politiche di reclutamento;
- i risultati della didattica, con un occhio di riguardo per la componente internazionale e la partecipazione al programma Erasmus.
Secondo i calcoli del MIUR, questi criteri di assegnazione hanno permesso al 67% degli Atenei di essere in attivo per quanto riguarda il proprio finanziamento. Nel 50% dei casi si tratta di Università del Sud.
Interventi a favore della ricerca
Circa 3 milioni e mezzo di euro sono assegnati alle chiamate dirette nei ruoli di professori nei confronti di studiosi (italiani o stranieri) impegnati all’estero oppure vincitori di programmi di ricerca di alta qualificazione e di riconosciuto valore accademico.
5 milioni vengono assegnati al programma “Rita Levi Montalcini”, che ha come finalità il riportare nel Paese giovani ricercatori di talento e anche attirarne di stranieri, offrendo loro la possibilità di continuare le proprie ricerche in Italia.
Interventi a favore degli studenti
Al sostegno agli studenti diversamente abili sono assegnati 6 milioni di euro, mentre agli interventi a favore degli studenti dislessici vanno 500mila euro.
Una parte del fondo andrà anche a garantire la copertura finanziaria necessaria per l’attuazione del decreto-legge n. 76 del 28 giugno 2013, che ha stabilito una retribuzione minima obbligatoria per i tirocini curriculari, per un totale di 7 milioni e 600mila euro.
Per le borse post lauream, il fondo per la mobilità degli studenti e gli assegni di ricerca, infine, sono previsti 260 milioni di euro di finanziamento.
Links
URL non più disponibile
URL non più disponibile
Photo credit: giuseppesavo / URL non più disponibile / CC BY-NC-ND