La quota di prefinanziamento dei programmi operativi che beneficiano della dotazione prevista per la Garanzia giovani arriva nelle casse degli Stati europei. Per l'Italia si tratta di oltre 170 milioni di euro per il 2015 su un totale di 567 milioni che riceverà nell'arco di due anni.
Dopo l'ok della plenaria del Parlamento europeo e il via libera del Consiglio dei ministri dell'Ue, la Commissione europea sblocca ufficialmente le risorse da destinare alla Garanzia giovani, il programma adottato nel 2013 per contrastare la disoccupazione giovanile, finanziato sia dall’Ue e che dagli Stati membri.
Per l’attuazione del programma Bruxelles ha stanziato, tramite l’Iniziativa per l’occupazione giovanile (YEI) e il Fondo Sociale Europeo (FSE), 12,7 miliardi di euro. Per accelerarne l'attuazione, la Commissione europea ha proposto di aumentare per il 2015 il tasso di prefinanziamento dei programmi operativi che beneficiano della dotazione specifica per l'Iniziativa per l'occupazione giovanile, elevandolo dall'1-1,5%, pari a circa 30 milioni di euro, fino al 30%, per un totale di circa un miliardo di euro.
Risorse che arrivano in data odierna nelle casse dei paesi membri dell'Unione europea. Per l'Italia significa disporre di ulteriori risorse in anticipazione, per un ammontare aggiuntivo di 170.253.374 euro su un totale di 567.511.248 euro, che riceverà nell'arco di due anni. Si tratta della quota anticipata e del contributo complessivo più elevati d'Europa dopo la Spagna. Gli Stati membri saranno ora in grado di finanziare rapidamente i progetti previsti nell'ambito dell'Iniziativa per l’occupazione giovanile (YEI).
“La decisione di aumentare in via eccezionale nel 2015 il prefinanziamento di progetti destinati ad aiutare i giovani in Europa tramite l'Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile è un fatto senza precedenti. Ciò dimostra la situazione di urgenza che ci troviamo ad affrontare e l'impegno dell'Ue a reinserire i giovani nel mondo del lavoro. Gli Stati membri potranno quindi aiutare fino a 650mila giovani a trovare un posto di lavoro, un apprendistato, un tirocinio o un ulteriore corso di studi”, dichiara la commissaria europea per l'Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità del lavoro Marianne Thyssen.
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