Enpi Cbc Med: progetto Greneco per green economy in Italia, Egitto e Libano

|Novità|22 dicembre 2014

Green economy - Photo credit: jacilluch / iW / CC BY-SASi chiama Greneco il progetto transfrontaliero promosso da Italia, Egitto e Libano, nell'ambito del programma Ue Enpi Cbc Med, per favorire lo sviluppo della green economy nei tre Paesi del Mediterraneo.

Obiettivo generale del progetto è migliorare l’efficienza energetica, diffondendo l’uso delle fonti energetiche rinnovabili, soprattutto in ambito agricolo, così da contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.

Tra gli interventi specifici previsti:

  • l'avvio di sistemi di valorizzazione delle risorse forestali e agricole,
  • la realizzazione di azioni per la promozione delle biomasse,
  • l'introduzione di strumenti di contrasto all'abbandono delle zone rurali e montane.

Greneco interesserà aree ad alta vocazione agricola, come la Barbagia di Seulo e la provincia di Nuoro in Sardegna, i governatorati di Al Iskandariyah e Al Buhayrah in Egitto e le zone di El Shouf e Monte Libano nel Libano del Sud, e sarà rivolto ad amministrazioni pubbliche, aziende agricole e piccole e medie imprese che operano nel settore delle energie verdi nei tre Paesi.

Il progetto è finanziato con 2 milioni di euro dal programma europeo Enpi Cbc Med (European Neighbourhood and Partnership Instrument - Crossborder Cooperation in The Mediterranean) volto a rafforzare la cooperazione tra l'Unione europea e le regioni dei Paesi partner disposti lungo le rive del Mar Mediterraneo.

Il programma coinvolge 14 paesi - Cipro, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Israele, Italia, Libano, Malta, Autorità Palestinese, Portogallo, Spagna, Siria e Tunisia - e individua 4 priorità di intervento:

  • promozione dello sviluppo socio-economico e rafforzamento dei territori,
  • potenziamento della sostenibilità ambientale nel bacino,
  • miglioramento di condizioni e mezzi per la mobilità di persone, merci e capitali,
  • incentivazione del dialogo culturale e della governance locale.

Photo credit: jacilluch / URL non più disponibile / CC BY-SA