Europa Creativa: via libera della commissione Cultura

|Novità|05 novembre 2013

TeatroLa commissione Istruzione e Cultura (CULT) del Parlamento europeo ha approvato il nuovo programma per i settori culturale, creativo e audiovisivo Europa Creativa.

La commissione ha approvato, con 21 voti a favore su 22, il programma Europa Creativa, che dal 2014 al 2020 riunirà i programmi Ue per l’audiovisivo e il settore culturale.

“Grazie al duro negoziato del Pe - ha commentato Silvia Costa, relatrice del programma - abbiamo ridotto i tagli richiesti dal Consiglio dei ministri dell'Unione per il nuovo ciclo di programmazione pluriennale dell’Ue, salvaguardato l’aumento del finanziamento dei settori culturali e creativi, tra cui l'audiovisivo, rispetto al settennato precedente”.

Il budget stanziato per Europa Creativa ammonta a 1,462 miliardi di euro così ripartiti:

  • 56% per il sotto-programma MEDIA (56%),
  • 31% per il sotto-programma Cultura (31%),
  • 13% per la sezione transettoriale (13%).

Quest’ultima sezione comprende il Fondo di garanzia europea che consentirà alle micro, piccole e medie imprese culturali e creative dell’Ue di accedere più facilmente al credito.

Per il settore audiovisivo Europa Creativa introduce alcune novità, come il sostegno alle opere audiovisive con "potenziale transnazionale", ai produttori indipendenti, alle coproduzioni europee e internazionali (anche con le televisioni), alla circolazione e alla distribuzione di film europei non nazionali nelle sale cinematografiche e su altre piattaforme on line.

Tra gli obiettivi portanti del programma ci sono anche:

  • la formazione dei professionisti di settore e degli artisti, soprattutto i più giovani;
  • la valorizzazione del patrimonio culturale europeo.

Saranno supportate le sale cinematografiche che programmano una quota significativa di film europei, le iniziative che valorizzano la diversità culturale dell’Ue, la mobilità di artisti e professionisti e la circolazione delle opere.

Il programma dovrà ora essere approvato dal Pe nella seduta plenaria prevista per il 18 novembre a Strasburgo.