Previsti investimenti per 70,9 miliardi
Una netta sforbiciata all'elenco delle grandi opere da cofinanziare con fondi europei e nazionali da qui al 2030. E' quanto stabilisce il Programma delle infrastrutture strategiche approvato dal Consiglio dei Ministri insieme al Documento di economia e finanza (DEF).
Obiettivi
Il Programma delle infrastrutture strategiche parte dall'analisi dei punti di forza e di debolezza del contesto nazionale e individua quali priorità di intervento:
- il potenziamento del trasporto ferroviaro e della qualità del servizio passeggeri;
- la riduzione del congestionamento urbano e metropolitano;
- il miglioramento della competitività del sistema portuale e interportuale;
- il rafforzamento della rete stradale;
- l'ottimizzazione del traffico aereo.
A queste sfide si accompagna l'obiettivo di favorire l’attrazione di capitali privati attraverso adeguate politiche di rafforzamento amministrativo delle stazioni appaltanti, la diffusione di modelli di analisi dei piani economico-finanziari per i proponenti privati, l'esplicitazione dei benefici generati dalla realizzazione di opere strumentali allo sviluppo dei distretti produttivi e l’utilizzo delle risorse del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS).