Previsti investimenti per 70,9 miliardi
Una netta sforbiciata all'elenco delle grandi opere da cofinanziare con fondi europei e nazionali da qui al 2030. E' quanto stabilisce il Programma delle infrastrutture strategiche approvato dal Consiglio dei Ministri insieme al Documento di economia e finanza (DEF).
Obiettivi
Il Programma delle infrastrutture strategiche parte dall'analisi dei punti di forza e di debolezza del contesto nazionale e individua quali priorità di intervento:
- il potenziamento del trasporto ferroviaro e della qualità del servizio passeggeri;
- la riduzione del congestionamento urbano e metropolitano;
- il miglioramento della competitività del sistema portuale e interportuale;
- il rafforzamento della rete stradale;
- l'ottimizzazione del traffico aereo.
A queste sfide si accompagna l'obiettivo di favorire l’attrazione di capitali privati attraverso adeguate politiche di rafforzamento amministrativo delle stazioni appaltanti, la diffusione di modelli di analisi dei piani economico-finanziari per i proponenti privati, l'esplicitazione dei benefici generati dalla realizzazione di opere strumentali allo sviluppo dei distretti produttivi e l’utilizzo delle risorse del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS).
Investimenti e strumenti finanziari
L'elenco degli interventi che dovranno rispondere alle esigenze infrastrutturali individuate nel documento è significativamente ridotto rispetto ai numeri della Legge Obiettivo: si tratta infatti di 25 opere prioritarie per un costo totale di 70 miliardi e 936 milioni di euro e coperture finanziarie pari a 47,9 miliardi di euro.
L’85% del costo totale, spiega il documento, rientra nei principali strumenti di programmazione Ue e nazionali, in particolare:
- lo Strumento per collegare l'Europa (Connecting Europe Facility – CEF);
- il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS);
- il Programma Operativo Reti e Mobilità 2007-2013;
- il Programma Operativo Infrastrutture e Reti 2014-2020;
- il Contratto di Programma RFI 2012 -2016 - parte investimenti;
- il Contratto di Programma Anas e Piani quinquennali;
- il Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS)
- lo