Cresce il ricorso ai provvedimenti legislativi “auto-applicativi” che non necessitano, cioè, di decreti attuativi. Al 31 marzo, però, i provvedimenti ancora da adottare sono 555, di cui 151 fuori tempo massimo. Dal Palazzo Chigi sottolineano però come il tasso di adozione sia in aumento raggiungendo il 60,7% ossia il valore più alto dall’inizio dell’attuale Legislatura. Interessante da notare anche il fatto che a ricorrere ai decreti attuativi è più il Parlamento che il governo.
Decreti legge: il governo argina il ricorso ai testi attuativi

Sono questi alcuni dei dati salienti che emergono dalla Decima Relazione sul monitoraggio dei provvedimenti legislativi e attuativi del Governo Meloni, promossa dal Dipartimento per il Programma di governo coordinato dal sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Giovanbattista Fazzolari. Un documento di una trentina di pagine che fotografa il livello di adozione dei provvedimenti attuativi (sia quelli previsti da atti varati dal governo in carica, sia quelli provenienti dalla precedente legislatura) a partire dal 22 ottobre 2022 (giorno di entrata in carica del Governo Meloni) e fino al 31 marzo 2025.