Indagine Camera sui bonus edilizi: bocciato il Superbonus, servono stabilità e chiarezza

|Studi e Opinioni|10 marzo 2025

Foto di Daniele La Rosa Messina da UnsplashStabilità: è la richiesta numero uno da parte dei parlamentari della Camera al Governo, a proposito della giungla normativa sui bonus edilizi. La stabilità deve essere seguita subito dalla chiarezza, perchè sono i due elementi sfuggiti di mano, dopo tutte le norme e i correttivi che nel tempo - fino all'ultima legge di Bilancio - hanno contraddistinto la materia. C'è scritto così, nero su bianco, nella relazione finale della Commissione Ambiente della Camera di prossima approvazione che FASI ha potuto visionare. 

Ecco un quadro esaustivo dei bonus edilizi confermati nel 2025

La relazione scritta dai deputati della Commissione Ambiente è frutto di un'indagine conoscitiva deliberata nel marzo 2023. Due anni di audizioni e analisi, durante i quali la stessa normativa sui bonus edilizi è mutata numerose volte. Il tutto accompagnato da un identico percorso conoscitivo da parte della Commissione Bilancio, definito sempre nello stesso periodo del 2023. 

La Commissione Ambiente ha esaminato, anche alla luce dell’evoluzione della normativa europea in materia di prestazioni energetiche degli edifici, l’efficacia degli incentivi fiscali in materia edilizia, in relazione al raggiungimento degli obiettivi climatici, al risparmio energetico, alla promozione dell’autonomia energetica con fonti rinnovabili, nonché alla messa in sicurezza sismica del patrimonio edilizio. È apparso importante valutare anche l’efficacia degli strumenti regolatori degli incentivi edilizi, con particolare riferimento agli adempimenti burocratici richiesti. Il quadro emerso, come vedremo, non è in bianco e nero, ma ha numerose scale di grigio.

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