Relazione CTE 2024: Italia al centro di programmi Interreg e strategie macroregionali

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Studi e Opinioni
|03 febbraio 2025Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
La sfida principale che l'Italia dovrà affrontare - insieme agli altri paesi UE - sul fronte della cooperazione territoriale europea (CTE) è migliorare il coordinamento e l'integrazione tra le strategie macroregionali e i programmi Interreg. E' quanto emerge dalla Relazione annuale sui Programmi della cooperazione territoriale europea (CTE) pubblicata dal Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud, che già guarda al futuro dei programmi Interreg nel ciclo 2028-2034. Fondi europei 2021-2027: transizione verde e digitale al centro della cooperazione territoriale in Europa

La Relazione CTE 2024 è la prima riferita alla cooperazione territoriale europea nella programmazione 2021-2027, sebbene nelle edizioni precedenti - come nella Relazione CTE 2023 - siano presenti anche informazioni sui bandi e sui progetti dei programmi 21-27.

Dopo un breve riepilogo sui risultati della programmazione 2014-2020, la nuova Relazione CTE si concentra sull'attuazione in Italia dei programmi Interreg 2021-2027 e sullo stato di attuazione delle strategie macro-regionali e di bacino marittimo che interessano l’Italia: la Strategia Europea per la Regione Adriatico-Ionica (EUSAIR), la Strategia Europea per la Regione Alpina (EUSALP) e l’Iniziativa WESTMED.

A conclusione della Relazione c'è una sintesi del processo di consultazione dei programmi Interreg post-2027, avviata dalla Commissione UE alla fine del 2023.

Cooperazione territoriale europea: la partecipazione dell’Italia  

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