
Le istituzioni europee che si insedieranno dopo le elezioni di giugno saranno chiamate a dare all'Unione strumenti e risorse all'altezza delle sfide delle transizioni gemelle, verde e digitale, della competitività dell'industria e dell'autonomia strategica dell'Unione, senza perdere di vista la parità di condizioni nel mercato interno e la coesione territoriale.
Per il presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e Vice Presidente di Confindustria, Vito Grassi, serve una sintesi di Politica di Coesione e PNRR che valorizzi l'approccio place-based dei fondi strutturali e il focus su efficienza e risultati del Recovery Plan. Decisiva sarà anche l'implementazione delle politiche nazionali per la coesione territoriale, a partire dalla ZES Unica Mezzogiorno.
Attraverso Fabbrica Europa, Confindustria ha presentato una serie di proposte per una politica industriale forte e sostenibile a livello ambientale, economico e sociale. Quali sono le principali direttrici che indicate alle prossime istituzioni dell'UE?