La politica di coesione, nonostante sia una delle più importanti nell'Unione Europea, non è molto conosciuta e compresa a fondo dalla maggioranza dei cittadini. Eppure i fondi per la coesione avranno un'importanza fondamentale per sostenere la crescita in Europa e ridurre i divari regionali dopo il 2026, quando non ci saranno più le risorse del Recovery and Resilience Facility-RRF, a meno che la UE, visto l'appello di Mario Draghi sulla necessità di effettuare investimenti per 500 miliardi di euro l'anno per recuperare la competitività perduta, non decida di emettere nuovo debito per finanziarli.
Vediamo quindi di illustrare in breve la funzione ed evoluzione storica della politica di coesione, fino all'attuale periodo di programmazione 2021-2027, che si interseca con gli interventi previsti dal RRF, e al dibattito circa la sua revisione alla luce dei profondi cambiamenti intervenuti negli ultimi anni. Ci riferiamo non solo alla pandemia e alle crisi geopolitiche, ma anche agli impatti delle transizioni energetica e digitale e della politica di allargamento dell'UE.
Senza una comprensione completa del contesto evolutivo non è d'altronde possibile discutere il futuro della politica di coesione, ipotizzare scenari, individuare esigenze, problematiche e relative soluzioni, nonché valutare gli impatti e i