Pagamenti digitali: proposte per disincentivare il contante

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Studi e Opinioni
|12 settembre 2019Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
Rispetto a una media europea superiore a 100 transazioni pro-capite annue, in Italia ne vengono effettuate meno della metà. Il Centro studi di Confindustria propone incentivi e disincentivi per cambiare rotta e ridurre l'uso del contante. > Pagamenti: addio chiavetta, dal 14 settembre scatta l’Open Banking

Il pacchetto di misure si sostanzia in un meccanismo che sia in grado di incentivare l’utilizzo della moneta elettronica e disincentivare l’uso del contante

L’incentivo, da un lato, consiste nel garantire un credito di imposta del 2% al cliente che effettua i pagamenti mediante transazioni elettroniche. Il disincentivo consisterebbe nell’introdurre una commissione in percentuale dei prelievi da ATM o sportello eccedenti una certa soglia mensile.

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Bonus: sconto sulle transazioni elettroniche

Il Centro studi di Confindustria propone di praticare un credito di imposta del 2% al cliente che paga mediante carta di pagamento (carte di credito, debito e prepagate nominative) o bonifico bancario.

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