Mutui enti territoriali – in calo il debito residuo

|Studi e Opinioni|22 maggio 2019

Finanziamenti PASi riduce lo stock delle passività a carico di Regioni ed Enti locali. E' quanto emerge da un'indagine della Ragioneria generale dello Stato sull'entità dei mutui contratti dagli Enti territoriali.

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Complessivamente il debito residuo al 1° gennaio 2019 è pari a 50 miliardi di euro a fronte dei 51,5 miliardi registrati al 1° gennaio 2018. In calo anche lo stock dei prestiti obbligazionari: da 7,4 a 7 miliardi.

L'indagine statistica sull'entità dei mutui concessi a Regioni, Province autonome e agli Enti locali - quindi Province, Comuni e Comunità montane - per il finanziamento degli investimenti pubblici e sul livello della relativa esposizione debitoria si basa sui dati acquisiti da un campione di istituti finanziatori residenti in Italia, costituito da 40 istituti di credito e da Cassa Depositi e Prestiti (CDP).

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I mutui a Regioni e Province autonome

Le concessioni di crediti alle Regioni e alle Province autonome per il finanziamento degli investimenti sono risultate nel 2018 pari a un miliardo e 189 milioni di euro, a fronte di un miliardo e 268 milioni dell’anno precedente, con una diminuzione pari al 6,2%.

L’analisi pone in luce che nel 2018 hanno fatto ricorso a tale forma di finanziamento solo alcune Regioni, principalmente il Lazio, il Piemonte e il Friuli Venezia Giulia. L'esposizione debitoria delle Regioni e Province Autonome al 1° gennaio 2019 si attesta sui 16 miliardi e 29 milioni, con un aumento del 6,1% rispetto ai 15 miliardi e 113 milioni del 1° gennaio 2018.

Relativamente alla distribuzione geografica dei valori del debito residuo pro-capite, i valori più elevati sono presentati dal Lazio, dal Piemonte e dalla Sicilia, con quote per abitante rispettivamente pari a 998, 574, 536 euro.

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