Piano energia e clima - cosa chiedono gli stakeholder

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Studi e Opinioni
|13 marzo 2019Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
Il Piano energia e clima dovrebbe non solo prevedere incentivi per le fonti e le tecnologie più avanzate, ma fornire uno scenario di medio-lungo termine per guidare gli investimenti. E’ quanto chiedono gli stakeholder nel corso di un ciclo di audizioni alla Camera. > Energia e clima: cosa prevede il piano del Governo

Le associazioni imprenditoriali fanno il punto sul Piano nazionale energia e clima, presentato dal Governo per definire gli obiettivi dell’Italia in materia energetica e climatica. Ecco le richieste presentate alla Camera, nel corso di una serie di audizioni in commissione Attività produttive nell’ambito dell’indagine conoscitiva.

Geotermia: Italia prima in Europa, ma senza incentivi il mercato non cresce

“Nonostante in Italia abbiamo il primato europeo per la produzione di energia elettrica da fonti geotermiche, sulle pompe di calore il Paese ha una situazione molto arretrata. Eseguiamo 1.000 impianti all’anno di geotermia, contro i 23mila della Svezia, i 20mila della Germania e gli 8.500 della Finlandia. Siamo clamorosamente indietro”.

Parte da questi numeri Gabriele Cesari, rappresentante dell’Associazione nazionale di idrogeologia e pozzi d’acqua (Anipa).

La ragione del divario italiano rispetto ad altri Paesi europei?

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