Un ulteriore slittamento nell’emanazione dei decreti attuativi per lo sviluppo delle rinnovabili metterebbe a rischio l’industria del settore in Italia, vanificando gli sforzi fatti finora. E’ l’appello del Coordinamento FREE al ministro Calenda.
> Il difficile negoziato UE su rinnovabili ed efficienza energetica
Nonostante le ripetute rassicurazioni ricevute dalle istituzioni, ad oggi la Strategia Energetica Nazionale (SEN) varata dal Governo lo scorso novembre risulta inattuabile, nella parte che riguarda le fonti rinnovabili, per mancanza di provvedimenti normativi che diano indicazioni concrete per il raggiungimento degli obiettivi individuati. È quanto denuncia il coordinamento FREE (Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica).
Cosa prevede la Strategia energetica nazionale per le rinnovabili
Competitività, sicurezza e ambiente. Sono i tre obiettivi della Strategia energetica nazionale presentata a novembre dal Governo. Nodo centrale della Strategia, il phase out dal carbone entro il 2025 nel settore elettrico. In più, la SEN traccia la strada verso la decarbonizzazione totale, per raggiungere, rispetto al 1990, una diminuzione delle emissioni del 39% al 2030 e del 63% al 2050.
Uscita dal carbone fa rima con rinnovabili e gas naturale, i due veri protagonisti della strategia.